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Democrazia apparentemente scarsina nel Partito ‘Democratico’

Firenze, desertificazione  e promozione iperturistica della città Unesco: né Letta né Bonafè né Recati rispondono

Enrico Letta (PD nazionale), Simona Bonafè (PD regionale), Marco Recati (PD metropolitano)

Enrico Letta (PD nazionale), Simona Bonafè (PD regionale), Marco Recati (PD metropolitano)

Sono passati luglio, agosto e settembre, e mai ha risposto sul caso-Firenze ai cittadini allarmati il segretario nazionale del partito che amministra la città, Enrico Letta, pur informato del carente tasso di democraticità della squadra di governo di Palazzo Vecchio. Il 6 luglio scorso l’associazione ecologista fiorentina Idra segnalava e documentava infatti a Letta “un’apparente anomalia nel comportamento del sindaco di Firenze Dario Nardella, e della sua Giunta”, e chiedeva una “verifica del tasso di democraticità nel comportamento del Sindaco”.

E’ toccato poi al segretario regionale del PD Simona Bonafé di essere invitata a sostenere la richiesta di intervento trasmessa al segretario nazionale. “Non abbiamo ricevuto alcun riscontro né dal Segretario né da altri esponenti della Segreteria”, le ha scritto a fine luglio il presidente di Idra Girolamo Dell’Olio. “Dobbiamo forse temere che l’istanza avanzata sia da considerarsi inappropriata o priva di attendibilità?”. Ma anche dal livello regionale non si sono ricevute risposte.

A inizio settembre, l’appello all’ascolto è stato recapitato a Marco Recati, segretario del Coordinamento Metropolitano di Firenze del PD. A scatenare la protesta della cittadinanza, infatti, il caso emblematico della massiccia destinazione urbanistica turistico-ricettiva della collina che fiancheggia il giardino mediceo di Boboli, in tutela del quale si è pronunciato fra gli altri il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: Giriamo la missiva anche a Lei, per il ruolo che riveste nella nostra Firenze. Come indicato nel comunicato stampa emesso dalla scrivente Associazione il 28 luglio scorso, rilanciato dai siti web Nove da Firenze, Odissea e Agoravox, segnaliamo che nel frattempo alle 14 lettere trasmesse al Sindaco e alla Giunta se ne sono aggiunte altre 8 (qui la ventiduesima), accompagnate da importanti pareri formulati da esponenti anche di alto rango della cultura locale e nazionale. Illuminante il commento formulato da Franco Cardini su suo blog “Minima Cardiniana” il 25 luglio scorso”.

Vox clamantis in deserto, l’iniziativa di Idra.

Eppure, sostiene l’associazione forte di 677 firme di cittadini residenti nell’Oltrarno e di centinaia di attestati di sostegno da parte di donne e uomini di cultura di ogni parte d’Italia e del mondo, urge un’azione efficace di contrasto alla desertificazione abitativa della città Unesco e alla perdurante promozione iperturistica anche in luoghi d’arte vincolati, delicati e preziosi come l’area che si affaccia su Palazzo Pitti, il Giardino mediceo di Boboli, la Chiesa di Santa Felicita e Forte Belvedere.



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