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Guerre, TAV, sicurezza, legalità: libera stampa tace

A Vicenza “un’unità speciale delle Forze dell’Ordine per ‘sorvegliare’ i cantieri TAV”

A Firenze ci pensano i liberi media a proteggere col silenzio una TAV fuori controllo!

E del Salone dei Cinquecento per un laboratorio internazionale di pace nessuno scrive…

TAV a Firenze - Altro che crepe!, 1

TAV a Firenze – Altro che crepe!, 1
TAV a Firenze - Altro che crepe!, 2

TAV a Firenze – Altro che crepe!, 2

La testimonianza di Idra non cessa. Ancora a nudo a Firenze – per strada – le virtù del potere:

-         lunedì 4 marzo, 14-16, Palazzo Vecchio, Consiglio comunale, via de’ Gondi;

-         martedì 5 marzo, 13-15, Prefettura, via Cavour 1;

-         martedì 5 marzo, alle 17,  incontro tematico “Lavori in corso in zona Campo di Marte” che le Ferrovie propongono alla cittadinanza presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di primo grado “Dino Compagni”, ingresso lato via Don Giovanni Verità.

 

Compatta, l’Europa sociale, democratica, sostenibile, ma anche sovranista e nazionalista, le spara ogni giorno più grosse: fame di riarmo, di guerre Nato, di distruzioni umanitarie. E Giorgia on my mind (come amorevolmente Sleepy Joe ha ribattezzato la presidente Meloni) vola a Wahington e a Toronto a rinsaldare cupi atlantismi distopici.

Cosa fa intanto la classe politica di Firenze per arrestare lo sterminio in Palestina e il suicidio di Israele? Una bandiera sul Palazzo o nella Sala dei Dugento? Qualche photo opportunity con padre Bernardo? Solidarietà pelosa agli studenti manganellati? Continueremo a stare a guardare? Non aveva una gloriosa storia di pace alle spalle, Firenze?

Una proposta concreta, e quindi politicamente impegnativa, coinvolgente, costosa, è arrivata, sì,  sul tavolo del sindaco, della giunta e del consiglio. Ma sin qui invano.

L’ignavia dei Palazzi deve allegramente proseguire indisturbata.

 

La perdita di orientamento civile e morale si manifesta come prima, più di prima, anche nel prosieguo della faticosissima avventura TAV fiorentina, dopo la disinvolta progettazione del tunnel monotubo fra Vaglia e Bologna.

Solidali nell’indifferenza alle norme, refrattarie al dialogo e alla trasparenza, le autorità pubbliche a cui sono affidate la sicurezza e la vita della comunità continuano a ignorare le evidenze che accompagnano il cantiere più imponente del dopoguerra a Firenze.

Quindi, ancora strada. Ancora testimonianza. Ancora passaparola e informazione di base. Nel deserto del giornalismo tradizionale (figuriamoci quello d’inchiesta…). Perché qui non c’è bisogno dei manganelli, della censura: ci pensa da sé, l’informazione, a imbavagliarsi! Non si era mai visto che davanti ai manifestanti, ai cartelli, ai volantini, alle denunce, ai documenti, come martedì 27 febbraio davanti al palazzo della Prefettura, arrivassero taccuini, penne, microfoni, fotocamere, macchine da presa… e poi, con una sola eccezione, non uscisse niente!

Il 5 marzo pomeriggio sarà quindi una nuova opportunità per Idra di informare direttamente sulla TAV la cittadinanza in occasione dell’incontro proposto dalle Ferrovie alla “Dino Compagni”. Definito ‘pubblico’. Ma per trovarlo si deve andare intenzionalmente sul sito delle Ferrovie dello Stato Italiane, e poi cliccare su ‘Opere Strategiche’, e poi su ‘Passante AV Firenze’, e poi su ‘Scopri le iniziative con il territorio’, e poi su ‘Incontri dedicati’… facile, no?

Guai a cercarne traccia sul portale istituzionale del Comune di Firenze: si rimarrebbe delusi!

L’associazione Idra (già parte civile nel procedimento penale a carico del consorzio realizzatore della TAV fra Firenze e Bologna, e parte ad adiuvandum in quello erariale conclusosi con sentenza di colpa grave a carico dei più alti amministratori, centrali e regionali, fra i quali Vannino Chiti e Claudio Martini) documenterà:

-        il grado di trasparenza e di affidabilità della Rete Ferroviaria Italiana, proponente il doppio sottoattraversamento TAV, dopo un anno di interlocuzione rivelatasi alla fine improduttiva;

-        la credibilità dei soggetti pubblici titolari dei controlli, dal Ministero dell’Interno alla Prefettura giù giù fino all’Osservatorio ambientale, alle giunte comunale e regionale, alle commissioni consiliari competenti a Palazzo Vecchio e a Palazzo del Pegaso;

-        la qualità dell’operatività del ‘Comitato di Garanzia’ istituito dal Comune di Firenze allo scopo di “pianificare, organizzare e gestire percorsi di partecipazione, ascolto, informazione e mediazione territoriale con i pubblici di riferimento”.

 

 



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