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Appello per Costa San Giorgio

Appello per Costa San Giorgio, 7.12.'21

Appello per Costa San Giorgio, 7.12.’21

In vista della presentazione, lunedì prossimo, nel Consiglio comunale di Firenze delle proposte di delibera della Giunta relative al riuso della ex Scuola di sanità militare in Costa San Giorgio, si invia, perché possa essere tempestivamente pubblicato, l’Appello per l’azzeramento di tali proposte e per l’attivazione di una nuova procedura finalizzata al corretto restauro del complesso.

Proveniente dalla società civile e dal mondo della cultura e dell’arte, l’Appello è rivolto alle forze politiche responsabili.

E’ firmato da numerose decine di intellettuali, docenti, ricercatori, professionisti, funzionari pubblici, esponenti di associazioni, italiani e stranieri, a testimonianza dell’attenzione anche internazionale che questa vicenda ha assunto e della conseguente domanda di un più qualificato progetto di trasformazione.

 

La segreteria organizzativa

Mario Carniani fondatore e presidente onorario del Centro Guide Turismo di Firenze e Toscana

Sabina Laetitia de Waal segretario dell’Associazione di volontariato Idra
Girolamo Dell’Olio presidente dell’Associazione di volontariato Idra

Giovanni Fanelli ordinario di Storia dell’architettura a r., Università di Firenze

Grazia Gobbi Sica già docente presso la Facoltà di Architettura, Università di Firenze

Marco Massa ordinario di Urbanistica a r., Università di Firenze

Paolo Ventura ordinario di Urbanistica a r., Università di Parma

 

APPELLO

per l’azzeramento delle proposte di delibera della Giunta Comunale di Firenze e per l’attivazione di una nuova procedura finalizzata al restauro

degli ex Conventi, poi Scuola di Sanità Militare, in Costa San Giorgio

Firenze, 7 dicembre 2021

Il Comune di Firenze sta procedendo a confermare definitivamente nel centro storico Unesco un progetto privato per un albergo di lusso in Costa San Giorgio al posto di un servizio già pubblico (l’ex Scuola di Sanità Militare) preventivamente ceduto dal Demanio, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, ad un operatore privato a prezzo di saldo (circa 1100 euro a metro quadro di superficie costruita, alla quale si aggiungono cortili e giardini per un totale di tre ettari). La decisione non tiene neppure conto del dibattito speso durante la pandemia sulla necessità di cambiare il modello turistico della città.

L’area è pregiatissima per qualità ambientali, valori architettonici e paesaggistici, incastonata com’è fra Santa Felicita, Palazzo Pitti, Giardini di Boboli, Forte Belvedere, Villa e Giardino Bardini. Le caratteristiche topografiche, urbanistiche e architettoniche, assolutamente uniche di area appartata e segreta, l’hanno difesa fino ad oggi come il brano più prezioso rimasto dei caratteri dell’antica Firenze.  Le peculiarità eccezionali del complesso, la fragilità idrogeologica, le gravi difficoltà di accesso non sono state adeguatamente considerate, e il Comune ne disciplina la trasformazione come se fosse un banale intervento di ristrutturazione edilizia. Le 135 camere dell’hotel  comporterebbero inevitabilmente lo sminuzzamento degli spazi e l’alterazione di gran parte delle strutture architettoniche. Lo sventramento previsto per ospitare parcheggio sotterraneo, servizi e percorsi di accesso comprometterebbe seriamente la stabilità degli edifici e la continuità della falda che alimenta le fontane e gli invasi del giardino di Boboli. Non è contemplata un’adeguata accessibilità pubblica alle ricche risorse artistiche a vantaggio di  un ghetto di lusso sigillato e impermeabile.

Per stabilire la destinazione urbanistica è stata adottata una procedura impropria, che è partita dalla parodia di un concorso pubblico ed è sfociata in un progetto privato: il Comune ha pertanto illegittimamente rinunciato al compito di predisporre uno strumento attuativo di iniziativa pubblica e ha preferito limitare il proprio ruolo a poche indicazioni superficiali che hanno assunto acriticamente l’esito del concorso attraverso una procedura artatamente accelerata.

Il procedimento,  tenuto in stallo per un anno e mezzo, durante il quale l’operatore privato ha elaborato il suo progetto, ha subito un’accelerazione in vista della scadenza del Regolamento Urbanistico del 31 dicembre, data entro la quale ne decadrebbe l’operatività.

Facciamo appello affinché sia revocato il procedimento in atto e venga finalmente attivato quel processo di partecipazione, finora respinto nonostante l’assenso della Regione Toscana, ai fini dell’elaborazione e dell’adozione di uno strumento attuativo di analisi dettagliata e di corretto recupero dell’area, con regole vincolanti per il successivo progetto architettonico di restauro degli edifici e degli spazi aperti da parte dell’operatore privato. Solo innovando profondamente la procedura, il metodo e la gestione  della progettazione pubblica si può arrivare infatti a mitigare l’errata scelta politica di partenza di vendere a privati uno dei beni più importanti del patrimonio della città.

 Trasmettere la propria adesione a bobolibelvedere@gmail.com indicando titolo o ruolo

 

Hanno sottoscritto l’appello:

 

Andrea Bagni, insegnante in pensione, membro del coordinamento di Firenze Città Aperta

Paolo Baldeschi, professore ordinario a r. di Urbanistica, Università di Firenze

Laura Baldini, già dirigente MIBAC

Ugo Barlozzetti, accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno

Fabrizio Barocchi, professore ordinario a r. di Fisica Generale, Università di Firenze

Paul Barolsky, storico dell’arte, University of Virginia

Gianluca Belli, professore ordinario di Storia dell’Architettura, Università di Firenze

Mario Bencivenni, Scuola di Specializzazione Restauro dei Monumenti e del Paesaggio, Università di Roma

Fabrizio Bertini, architetto, AlterPiana  Firenze, Prato, Pistoia

Livia Eleonora Bove, professore associato Sapienza Università, directrice de recherche CNRS, Paris

Augusto Cacopardo, docente di Antropologia culturale, Università di Firenze

Giovanni Carbonara, professore ordinario a r. di Restauro architettonico presso la “Sapienza”, Università di Roma

Carlo Carbone,  docente a r. di Urbanistica, Università di Firenze

Doris Carl, storica dell’arte, Kunsthistorisches Institut di Firenze

Mario Carniani, fondatore e presidente onorario del Centro Guide Turismo di Firenze e Toscana

Amos Cecchi, saggista, già assessore del Comune di Firenze

Paolo Celebre, architetto, Firenze

Donatella Chiari, storica dell’arte

Giacomo Chiari, già Chief Scientist del Getty Conservation Institute

Simonella Condemi, storica dell’arte, già Direttrice Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti

Paul Richard Corner, professore ordinario di Storia dell’Europa, Università di Siena, Senior Fellow, St. Antony’s College, Oxford

Gabriele Corsani, Professore ordinario a r. di Urbanistica all’Università di Firenze

Mario D’Amelio, avvocato, Firenze

Daniela Dacci, fondatrice del Giardino dei ciliegi, Firenze, consulente del lavoro, Direttrice Agenzia Formativa

Riccardo Dalla Negra, Ordinario di restauro fr Università degli studi di Ferrara

Andrea De Marchi, professore ordinario di Storia dell’arte medioevale; coordinatore del Dottorato regionale in storia delle arti e dello spettacolo Università di Firenze – Dipartimento SAGAS

Benedetto Di Cristina, architetto, professore ordinario a r., Università di Firenze

Gian Franco Di Pietro, professore ordinario a r. in Urbanistica, Università di Firenze

Pier Paolo Donati, redattore di «Paragone Arte», già docente Università di Firenze

Giancarlo Donati Cori, già Direttore Unità Operativa Farmaceutica Territoriale Azienda Sanitaria Firenze

Claudia Echinger-Maurach, storico dell’arte, Università di Münster, Germania

Lucia Evangelisti – M.Phil. In Environmental Physics Nottingham University

Giovanni Fanelli, professore ordinario di Storia dell’architettura a r., Università di Firenze

Giovanni Maria Fara, professore ordinario di Storia dell’arte moderna, Coordinatore della Laurea Magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici, Università Ca’ Foscari di Venezia

Antonio Floridia, politologo, dirigente della Regione Toscana

Maria Cristina François, già docente a contratto presso l’Università di Firenze e l’European University Institute

Angelo Gaccione, scrittore, Milano

Marco Geddes da Filicaia, medico, già assessore al Comune di Firenze

Grazia Gobbi Sica, già docente presso la Facoltà di architettura, Università di Firenze

Teresa Gobbò Di Pietro, ricercatrice a r. presso la Facoltà di Architettura, Università di Firenze

Giuseppe Grazzini, professore ordinario a r. di Fisica Tecnica, Università di Firenze

Anna Guarducci, docente di Geografia, Università di Siena

Anna Guerzoni, architetto, fondatrice, presidente della coop. “Il Moro-Podestà” per la difesa del Patrimonio Pubblico

Margaret Haines, Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, Senior Research Associate Emerita

Diana Hall, Independent Researcher, Australia

Detlef Heikamp, Professore emerito di storia dell’arte, Technische Universität di Berlino

Gianna Innocenti, tecnico conservatore del Sistema Museale di Ateneo, Università di Firenze

Marumi Kado, professore Ordinario Sapienza Università, deputy spokeperson CERN, Geneve

Lucia Lepore, ICOMOS Italia, già docente di Archeologia, Università di Firenze

Liberi Fiorentini dei Rioni del Centro storico

Alta Macadam, autrice Blue Guide Florence

Alberto Magnaghi, professore emerito, Università di Firenze

Giovanni Mari, saggista, professore ordinario f. r. di Storia della filosofia, Università di Firenze

Anna Marson, ordinaria di Pianificazione del territorio, Università IUAV Venezia

Vittorio Maschietto, architetto, Firenze

Marco Massa, professore ordinario a r. Università di Firenze

Maria Grazia Messina, già ordinaria di Storia dell’Arte contemporanea, Università di Firenze

Rita Micarelli, IIAS International institute for Advanced Studies in System Research and Cybernetics, Ontario

Piero Micheli, architetto, già direttore dell’Ufficio di Belle Arti del Comune di Firenze

Lucia Nuti, professore a r. di Storia dell’Architettura, Università di Pisa

OraToscana, forum civico ambientalista autonomista

Serena Padovani, già direttore della Galleria Palatina di Pitti

Raffaele Paloscia,  professore ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica, Università di Firenze

Paolo Paoletti, ricercatore storico d’archivio

Antonio Paolucci, già ministro dei Beni Culturali

Pancho Pardi, già professore di Urbanistica, Facoltà di Architettura, Università di Firenze

Ernestina Pellegrini, docente di Letterature comparate, Università di Firenze

Stefano Pezzoli, già funzionario dal 1977 al 2016 dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-RomagnaGiorgio Pizziolo, professore ordinario a.r. Pianificazione territoriale, Università di Firenze

Daniela Poli, ordinaria di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Università di Firenze

Enzo Pranzini, già professore ordinario di Geografia fisica e geomorfologia, Università di Firenze

Silvio Ramat, professore emerito di Letteratura italiana contemporanea, Università di Padova

Romano Rinaldi, professore ordinario a.r. di Mineralogia, Università di Perugia

Leonardo Rombai, professore ordinario a r.  di Geografia, Università di Firenze

Giuliano Rossetti, vignettista

Adele Seniori Costantini, medico epidemiologo

Salvatore Settis, Accademico dei Lincei, Scuola Normale Superiore di Pisa

Beatrice Sica, Professore associato, University College London

Mariarita Signorini, già presidente nazionale di Italia Nostra, ora Vicepresidente Toscana

Massimo Tarassi, già dirigente ufficio cultura Provincia di Firenze

Anchise Tempestini, storico dell’arte, Firenze

Guido Tigler, professore associato di Storia dell’Arte Medievale, Dipartimento SAGAS, Università di Firenze

Antonella Trocino, presidente dell’Associazione Beni Comuni “Stefano Rodotà”

Fabrizio Valleri, imprenditore cittadino e attivista a Firenze

Paolo Ventura, professore ordinario a r. di Urbanistica, Università di Parma

Mara Visonà, già docente di Storia dell’arte moderna, Università di Firenze

Samuel Vitali, redattore responsabile delle Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz

Elissa B. Weaver, professor emerita of Italian Language and Literature, The University of Chicago

Luigi Zangheri, professore a r. della Facoltà di Architettura, Università di Firenze



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