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Arriva in porto la petizione europea per Piombino

La nota a Idra di Libor Boháč, capo unità al Parlamento europeo

 La petizione europea per Piombino arriva in porto 25 gennaio 2023

La petizione europea per Piombino arriva in porto
25 gennaio 2023

“A nome del Segretario generale del Parlamento europeo, con la presente Le confermo la  ricezione della Sua petizione. Abbiamo trasmesso la Sua petizione alla commissione per le petizioni del Parlamento europeo, che provvederà a informarLa per iscritto non appena avrà adottato la sua decisione”.

Così Libor Boháč, capo unità al Parlamento  europeo, risponde da Bruxelles al presidente dell’associazione ecologista fiorentina Idra, che assieme al giurista ambientale Marco Grondacci ha sottoscritto una petizione in tutela della meta turistica costiera nel cui porto – attivissimo per i collegamenti con l’Isola d’Elba, l’arcipelago toscano, la Sardegna e la Corsica – è minacciato (e sono già sciaguratamente in attuazione le opere propedeutiche) un progetto di rigassificatore approvato in deroga alla disciplina della valutazione di impatto ambientale e alla disciplina della normativa sul rischio di incidente rilevante.

All’attenzione degli organi competenti europei Idra ha sottoposto con la petizione la legge nazionale che autorizza la realizzazione di una nave rigassificatrice di GNL a Piombino prevedendo procedure che violano apparentemente il diritto comunitario. La risposta della Commissione Petizioni conferma che le questioni sollevate hanno ad oggetto tematiche di competenza del diritto comunitario.

Inoltre, adesso che la petizione è stata accolta, potranno essere inviate ulteriori memorie di approfondimento in vista della risposta della Direzione Ambiente della Commissione Europea, e potrà essere richiesta un’audizione pubblica nella seduta della Commissione Petizioni del Parlamento UE, anche attraverso l’azione dei parlamentari che l’associazione si riserva di contattare.

Infine, si osserva che la petizione e l’iter avviato per la decisione della Commissione UE possono integrarsi con la richiesta contenuta nella recente ordinanza del TAR del Lazio dello scorso 20 gennaio 2023:  il Tribunale infatti “ordina al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di depositare in giudizio entro giorni 10 dalla comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza ovvero dalla sua notificazione a cura di parte ove anteriore, le note del 26 settembre 2022 con le quali la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha richiesto chiarimenti sul procedimento di esenzione dalla VIA, nonché di ogni eventuale corrispondenza intercorsa tra la Commissione Europea e lo Stato in relazione al procedimento per cui è causa”.

In evidenza il tema scottante della valutazione di impatto ambientale (quella che il presidente-commissario Eugenio Giani aveva promesso ‘doppia’ (minuto 30:07) il 29 giugno scorso davanti al Consiglio regionale della Toscana, e che invece non è stata tradotta in realtà neppure una volta…): il Tribunale ordina al governo di produrre la documentazione che attesta la richiesta di chiarimenti avanzata dalla Commissione europea sulle deroghe alle procedure di VIA della normativa italiana seguita per l’approvazione del progetto di nave rigassificatrice a Piombino. Le note in questione – si apprende – sono citate dal ministero in un atto depositato il 10 gennaio scorso nell’ambito del procedimento, ma – avrebbe eccepito in nome della trasparenza con ammirevole determinazione il Comune di Piombino – non sono state mai depositate «né nel procedimento commissariale, né nel corso del giudizio contenenti una serie di richieste di chiarimenti in ordine al procedimento di esenzione dalla valutazione di impatto ambientale». Ebbene: le deroghe su cui l’Europa chiede chiarimenti all’Italia sono proprio quelle che Idra ha contestato attraverso la petizione al Parlamento europeo!

Stamani, intanto, dalle 11 alle 12, nuovo appuntamento di  ‘dialogo itinerante’, assedio gentile sotto le finestre della Giunta regionale della Toscana: il cinquantunesimo – a partire dal 17 giugno – per ricordare al mondo che passa sotto l’abside del Brunelleschi la violenza che si vuole infliggere a Piombino. Con cartelli, volantini, dati, conversazioni civili. Con la santa pazienza nonviolenta che erode giorno dopo giorno la credibilità del presidente-commissario, ancora muto di fronte alle richieste trasmesse da Idra in più note formali, e inottemperante all’impegno assunto ad accordare colloqui con l’associazione e con la delegazione nazionale autrice della memoria tecnica multidisciplinare depositata in Conferenza di servizi.



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