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IDRA INFORMA EUGENIO GIANI: GIÀ PIÙ DI CENTOMILA T DI SCAVI TAV A FIRENZE SONO RIFIUTI!

“Un inquietante amalgama di apparente superficialità progettuale, informazione fallace e paradossale enfasi pubblicitaria”, segnala alla Regione Toscana l’associazione ecologista

'Avanti tutta per il sotto attraversamento di Firenze dei treni ad Alta Velocità', dal video-selfie di Eugenio Giani sul cavalcavia dell'Affrico, 25.9.'23

‘Avanti tutta per il sotto attraversamento di Firenze dei treni ad Alta Velocità’, dal video-selfie di Eugenio Giani sul cavalcavia dell’Affrico, 25.9.’23

Posizione delle talpe TAV, 4.6.'25

Posizione delle talpe TAV, 4.6.’25

Non soltanto a Palazzo Vecchio. Anche ai ‘piani alti’ della Regione Toscana si continua a ignorare lo stato dell’arte dei lavori di scavo per l’Alta Velocità ferroviaria sotto la città Unesco. E allora provvede la società civile a fornire un contributo di informazione: “Oramai da un bel pezzo – scrive l’associazione Idra al presidente della giunta regionale Eugenio Giani – le terre di scavo dei tunnel non raggiungono più Cavriglia. Una massa di circa 105.000 tonnellate di sottosuolo fiorentino è già stata conferita presso impianti di gestione rifiuti autorizzati. Il dato peraltro non sembra essere aggiornato, se è vero che le terre di scavo del primo tunnel lasciano il cantiere di Firenze direttamente verso altre destinazioni, senza transitare da Cavriglia.

Idra trasmette a Giani la fonte ufficiale di questa notizia: la nota della presidente dell’Osservatorio Ambientale di Santa Barbara, istituito dal Ministero per seguire la messa a dimora delle terre estratte dalle viscere di Firenze per riambientalizzare l’ex area mineraria di Cavriglia, in provincia di Arezzo. Le terre scavate dalle TBM, scrive la dott.ssa Chiara Pennino, non possono più essere trasferite in Valdarno “a causa dei tempi di asciugatura superiori alle previsioni” e della conseguente saturazione della superficie di deposito delle piazzole”. Un bel problema, se si pensa che – dopo anni di studi e di dibattito tecnico e scientifico – la praticabilità del conferimento dello smarino fiorentino a Cavriglia si rivela impossibile sin dalle prime battute!

Ma il presidente Giani ne è evidentemente all’oscuro: continua a parlare di “tempo necessario per smaltire le terre e farle asciugare“, quando tutte le piazzole di asciugatura sono occupate e lo smarino di Firenze non va più a costruire una bella collina ecologica per un parco a fruizione pubblica, ma finisce direttamente in chissà quali discariche. In altre parole, sarebbe in corso – nell’ignoranza dei vertici amministrativi, Comune e Regione – un radicale cambio di programma nell’attuazione del progetto di ‘grande opera’, con evidenti incrementi di impatto ambientale, di costi e tempi di realizzazione (la fresa Marika, piuttosto che alla Fortezza, risulta ancora sotto Viale Lavagnini all’altezza delle Mantellate, a dispetto dei titoli trionfali “La talpa Marika affianca Iris”). Se tutto questo Giani non lo sa, c’è probabilmente quanto meno un problema di circolazione dell’informazione nella macchina amministrativa della Regione Toscana, osserva Idra. Che nella missiva al presidente aggiunge: “Ci chiediamo tuttavia se le eventuali inefficienze dell’apparato La esonerino dalle Sue responsabilità di vertice. Non ritiene anche Lei che primo compito di una figura apicale, quotidianamente al centro di una ossequiosa e generosa rappresentazione mediatica, sia quello di sottoporre a verifica l’oggetto della propria comunicazione? Non considera anche Lei inappropriate e censurabili leggerezza e superficialità nel rapporto coi media, che restituiscono poi acriticamente all’opinione pubblica notizie eventualmente destituite di fondamento? La clamorosa smentita che qui Le segnaliamo proviene addirittura, come può constatare, da un organo ministeriale!”.

Infine, una richiesta di cortesia istituzionale. Idra ha chiesto all’Osservatorio Ambientale per il Nodo AV Firenze di conoscere presso quali impianti di gestione rifiuti autorizzati vengono conferite le terre di scavo, e all’Ad di Rfi di sapere a quanto ammontano gli incrementi di spesa. Non essendo pervenuto ad oggi alcun riscontro, l’associazione scrive a Giani: “Ci sarebbe gradito poter informare la cittadinanza dei risultati della nostra ricerca di trasparenza se Ella vorrà aiutarci a raggiungerli con la sollecitudine che al Presidente di una Giunta regionale difficilmente viene negata”.

Posizione delle talpe TAV, 28.5.'25

Posizione delle talpe TAV, 28.5.’25
La talpa appena passata Piazza Libertà, un mese dopo, 14.5.'25

La talpa appena passata Piazza Libertà, un mese dopo, 14.5.’25

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