L’associazione di volontariato Idra commenta il caso del ‘blitz al parco eolico’ in Mugello

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (1) (Dino Campana, La Verna)
“Un’opera che ha avuto varie contestazioni, tutte rimaste fino ad ora nell’ambito del normale confronto civile”. Così le cronache Rai dipingono lo sfondo del ‘blitz al cantiere del parco eolico’ in Mugello agli onori delle cronache. Che già chiamarlo ‘parco’, questo scempio ambientale, paesaggistico e istituzionale, ci vuol coraggio! Sono le stesse immagini trasmesse dal Tgr Toscana a documentarlo, e i pareri formulati nero su bianco dalla Soprintendenza di Palazzo Pitti a confermarlo: “La realizzazione dell’impianto eolico comporterebbe un’alterazione irreversibile dei paesaggi interessati dalle opere in progetto, causando una irreversibile trasformazione radicale degli stessi dovuta alla pesante infrastrutturazione di aree collinari e alla compromissione dei valori paesaggistici oggi esistenti, che debbano essere assunti come interesse pubblico preminente”.
Quanto al ‘normale confronto civile’, si dà il caso che sia stato assai poco normale, civile e democratico quello a cui anche la nostra Associazione ha tentato invano di partecipare, esponendo le proprie ragioni in maniera laica, garbata e nonviolenta. Salvo scoprire che quell’opera era già decisa, era già blindata, prima ancora che il ‘normale confronto civile’ permettesse di entrare nel merito. E allora, dovendo dedicare le proprie forze al contrasto di un’altra opera, diversamente ma non meno pesantemente offensiva, l’escavazione TAV sotto Firenze, Idra ha dovuto abbandonare già cinque anni fa quella parodia di ‘inchiesta pubblica’. Non senza tornare a denunciare come il progetto di pale eoliche avallato sui monti di Giotto e del Beato Angelico rischiasse di modificarne lo skyline storico, e di impattare popolazioni, ecosistemi, viabilità, fauna selvatica, patrimonio arboreo, potenziali contesti archeologici. Un rischio divenuto tristemente realtà. Un simpatico contributo ‘progressista’ all’incremento del degrado idrogeologico, con buona pace delle politiche di preteso contrasto al ‘cambiamento climatico’.
Quindi, per cortesia, signori ‘giornalisti’, raccontatela tutta!
NB
Foto allegate cortesemente trasmesse dalla cittadinanza attiva del Mugello

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (2) (Dino Campana, La Verna)

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (3) (Dino Campana, La Verna)

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (4) (Dino Campana, La Verna)

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (5) (Dino Campana, La Verna)

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (6) (Dino Campana, La Verna)

‘Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte’ (7) (Dino Campana, La Verna)