Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA       Firenze, 30.6.’09

 

 

TAV A FIRENZE, CANTIERE NUOVA STAZIONE: GIUDIZIO SEVERO DELL’ARPAT, PROPRIO LÀ DOVE IL PROGETTO CHIEDE IL SACRIFICIO DI 163 ALBERI.

 

RISCHIO-BOLOGNA NELLA CITTÀ D’ARTE CARA AL MONDO?

 

Idra è venuta in possesso della nota in cui l’ARPAT svolge l’analisi tecnica della documentazione relativa al Progetto Ambientale della cantierizzazione delle cosiddette “Opere Propedeutiche” del lotto 2 (il Passante e la Stazione AV) del Nodo di Firenze, e le relative considerazioni sugli elaborati esecutivi finali presentati dalla società che esegue i lavori, Nodavia. Si tratta di un documento di 13 pagine, datato 29 aprile 2009.

La nota riporta un lungo elenco di magagne e carenze che l’Agenzia regionale descrive minuziosamente. Destinate però a restare nei cassetti, parrebbe, senza l’iniziativa dell’associazione indipendente fiorentina.

L’atteggiamento di coloro che si accingono a costruire l’opera più imponente e delicata a Firenze dai tempi del Poggi richiama in qualche modo alla mente – per quanto traspare dalla descrizione dell’ARPAT - la superficialità con cui si è atteso alla cantierizzazione TAV del Mugello, rivelatasi poi devastante. Qui, per giunta, siamo in un ambiente urbano, e quanto delicato! Incompetenza? Disattenzione? O servirebbero altre chiavi di lettura? Certo è che un centro storico classificato come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO non può continuare ad assistere con spirito rassegnato ad operazioni che già in partenza appaiono esporlo a rischi consistenti.

Com’è possibile, si chiede innanzi tutto Idra, che le autorità di controllo non ravvisino nel tipo di approccio messo a nudo dall’istruttoria ARPAT un rischio fondamentale per la città di Firenze e, invece di respingere decisamente al mittente un progetto contrassegnato da tante apparenti leggerezze, esprimano un “parere favorevole” ed il proprio “nulla osta alla consegna dei lavori delle Opere Propedeutiche del Lotto 2”, limitandosi a formulare semplici raccomandazioni e prescrizioni, alcune addirittura da verificare “nell’operatività del cantiere”...!?

Com’è possibile che venga autorizzato l’abbattimento in un colpo solo di 163 alberi (continua in proposito l’iniziativa, promossa da Idra, di petizione ai ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture) per consentire l’allestimento di un cantiere gravato da tali e tante insufficienze sul piano progettuale?

Secondo Idra, è del tutto evidente che già i primi sintomi descritti dall’ARPAT segnalano il proporsi concreto di un rischio-Bologna in una delle città più preziose al mondo per ricchezza di beni artistici e architettonici. Senza contare il diritto all’ambiente e alla salute! Troppo pochi a Firenze sanno che nel capoluogo emiliano, cinque anni dopo l’apertura dei lavori per una stazione sotterranea TAV in pieno centro che registra già tre anni di ritardo, ci si arrabatta proprio in queste settimane per tentare di ottenere almeno oggi un’indagine epidemiologica che verifichi e certifichi le conseguenze sulla salute della popolazione delle emissioni di polveri PM10 da un cantiere che già a occhio nudo mostra tutti i suoi impatti nefasti...

Per questo Idra ha trasmesso l’istruttoria dell’ARPAT anche alla soprintendente Paola Grifoni, al direttore generale della ASL 10 Luigi Marroni, al segretario dell’Autorità di bacino dell’Arno Gaia Checcucci e al nuovo sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Considerateci a Vostra disposizione per ogni necessario approfondimento - è l’appello loro rivolto dall’associazione indipendente - anche e soprattutto in relazione agli inquietanti precedenti delle cantierizzazioni AV in Mugello e nell’area urbana di Bologna”.

 

 

 

PS

Riportiamo qui di seguito (nostre le sottolineature) alcuni stralci dell’istruttoria dell’ARPAT (che contiene i risultati di diverse fasi successive di analisi, frutto sia di riunioni interne sia di riunioni tecniche con Italferr e Nodavia): sono evidenziate le principali problematiche emerse, le contromisure suggerite dall’Agenzia, e persino talune novità... che spingono a chiedersi: ma se non fosse per Idra, quando, come e da chi i cittadini verrebbero informati?

 

 

Presentazione PAC prima versione

In data 20/3/09 RFI, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000139 ha trasmesso al SUT [Supporto Tecnico, presumiamo: così è definito il ruolo dell’ARPAT all’interno dell’Osservatorio Ambientale - ndr] il Progetto Ambientale della Cantierizzazione delle opere propedeutiche del lotto 2 (passante e stazione AV).

Il 2/4/09 ne è stata fatta una sommaria esposizione, da parte di Nodavia, in sede di riunione di OA [Osservatorio Ambientale - ndr].

Il 2/4/09 RFI ha anche trasmesso, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000380, documentazione integrativa in merito ai rilievi fitosanitari.

 

Riunione interna ARPAT 7/4/09

A valle della prima analisi dei contenuti, il 7/4/09 si è svolta una prima riunione interna ARPAT, nella quale sono state evidenziate le prime principali problematiche emerse.

In sintesi si sono evidenziati i seguenti elementi principali:

RUMORE

[...]

- nelle simulazioni non sono definite le ubicazioni ed i tipi di macchine adottati;

- non è chiaro se gli scenari delle simulazioni sono i più critici supposti, o i medi;

- alcune parti della relazione fanno pensare alla possibilità di lavorazioni notturne (sottopasso Circondaria), che però non sono considerati nelle simulazioni.

ATMOSFERA

- mancano i dati di input per effettuare verifiche sulla modellistica proposta;

- manca dettaglio sulle fonti emissive adottate;

- deve essere definito in maniera più puntuale il rispetto delle prescrizioni e l’ubicazione delle centraline di monitoraggio;

ACQUE

- è necessario definire come verranno gestite le Acque Meteoriche di Dilavamento (ex LR 20/06 e DPGR 48R/2008) dato che non ve n’è indicazione nei primi elaborati;

- è opportuno definire le modalità di approvvigionamento idrico visto che i quantitativi d’acqua necessari potrebbero non essere trascurabili;

- servono chiarimenti sulle aree da impermeabilizzare

TERRE E BONIFICHE

- devono essere meglio definiti i volumi da scavare a Campo di Marte;

- va verificata la necessità di eventuale investigazione preliminare Campo Marte come da Piano prov.le bonifiche.

[...]

 

 

Riunione Tecnica ARPAT-Italferr-Nodavia del 15/4/09

A valle della comunicazione informale degli elementi emersi dalla prima analisi del SUT, il 15/4/09 si è tenuta una riunione tecnica fra ARPAT, Italferr e Nodavia al fine di discutere e chiarire i suddetti elementi.

Nodavia e relativi consulenti, cui era stato anticipato il sommario degli appunti scaturiti dalla riunione interna del 7/4, hanno chiarito ed integrato vari punti.

[...]

 

 

Integrazioni al PAC del 17/4/09 e 22/4/09

In data 17/4/09 RFI, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000435 ha trasmesso formalmente al SUT le integrazioni di Nodavia già presentate in sede di riunione tecnica, con alcune integrazioni emerse come necessarie dalla riunione stessa, oltre ad una breve relazione sul monitoraggio ambientale a cura di Italferr.

Infine, in data 22/4/09, RFI, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000467, ha trasmesso un aggiornamento della planimetria di fase 2 che rappresenta i flussi di traffico.

Nella seguente sezione di analisi del PAC vengono analizzati complessivamente gli elaborati prodotti da Nodavia.

 

Analisi dei contenuti

Di seguito viene analizzata la documentazione complessivamente prodotta da Nodavia (PAC versione iniziale e integrazioni del 2, 17 e 22/4/09).

 

Rumore

[...]

Durante l’incontro del 15/4 è (...) emersa una nuova lavorazione, non inserita nella documentazione presentata il 20/3. Tale lavorazione avverrà nel periodo notturno ed è necessaria per la realizzazione del sottopasso pedonale posto fra l’area ex macelli e la via Scipio Sighele.

Dall’analisi degli elaborati e dai chiarimenti verbali forniti durante l’incontro menzionato è emerso quanto segue:

- la caratterizzazione del clima acustico ante operam, da utilizzare come rumore residuo nei calcoli previsionali, non è stata ritenuta condivisibile da questo SUT in quanto, tenuto conto che le misure sono state eseguite posizionando il microfono sul marciapiede a 1,5 m di altezza da terra, esse non sono state riferite ai ricettori posti in posizione più arretrata ed inoltre in alcuni casi tali misurazioni sono state eseguite in una posizione diversa da quella esposta alle future lavorazioni.

E’ stato concordato che al fine di caratterizzare, in via previsionale, il rumore derivante dai cantieri non è necessario prendere in considerazione il rumore residuo. Pertanto, si ritiene opportuno che Nodavia (che si è già impegnata verbalmente in tal senso) provveda, in occasione delle eventuali richieste di autorizzazione in deroga ai limiti acustici, ad integrare le misure sui lati mancanti con adeguata campagna di misura ed a inserire un fattore di correzione che tenga conto dell’attenuazione derivante dalla distanza del ricettore, ai vari piani, dal punto di misura.

- Nodavia, nella riunione del 15/4, ha confermato che le lavorazioni avverranno esclusivamente in periodo diurno (6-22) ad eccezione di alcune notti, indicativamente 7 notti dalle 00,0 alle 4,30, nelle quali avverranno le lavorazioni di infissione pali tra i binari (brevetto Essen) per la realizzazione del sottopasso pedonale sopra menzionato (v. oltre).

- Si prende atto di quanto riportato al capitolo 5.10.1.4 della relazione tecnica illustrativa e cioè che: è prevista una demolizione di un edificio (circolo ex Laurenziana) in prossimità della scuola di nuova costruzione. Tale attività avrà una durata molto limitata e comunque sarà effettuata al di fuori dell’orario scolastico. Concordiamo con tale approccio metodologico.

[...]

- nella riunione del 15/4, è stato confermato che, secondo Nodavia, gli scenari di lavorazione simulati sono quelli ritenuti più critici. Questo SUT non concorda con tale affermazione, in quanto ci sono situazioni nelle quali il ricettore è posizionato ad una distanza che non è quella più vicina alle lavorazioni. Ad esempio, relativamente all’area Belfiore scenario S01, con mitigazioni alte 5 m, è prevista la demolizione dell’edificio posto lungo il torrente Mugnone. Le sorgenti sonore all’interno del cantiere sono state posizionate, ai fini del calcolo del rumore atteso al ricettore n° 356: l’escavatore a 60 m e la pala a 85 m. Una tale situazione produce al ricettore n° 356, terzo piano, un livello di pressione in facciata di 67.0 dB(A). Per come è posizionato l’edificio da abbattere, mano a mano che la lavorazione avanza le macchine si avvicineranno fino ad arrivare anche a 20 m di distanza dal ricettore. E’ evidente come, in questo caso, la simulazione non sia riferita alla situazione acusticamente più critica. Nella documentazione presentata si riscontrano altre situazioni analoghe. Di conseguenza gli scenari di lavorazione simulati non sono i più critici acusticamente e, quindi, i valori di pressione sonora attesi ai ricettori sono sottostimati, anche significativamente, come nell’esempio sopra riportato. Pertanto riteniamo opportuno che la richiesta di autorizzazione in deroga necessaria per lavorare con tali emissioni sonore sia accompagnata da una relazione tecnica che dettagli in maniera più precisa le lavorazioni acusticamente più gravose e le ulteriori mitigazioni che si intendono adottare.

[...]

 

REALIZZAZIONE SOTTOPASSO PEDONALE ZONA VIA SCIPIO SIGHELE

[...]

- Nel programma di calcolo le sorgenti sonore sono state poste sopra l’attuale sottopasso carrabile di via Circondaria. Durante l’incontro Nodavia ha comunicato che il sottopasso pedonale sarà realizzato a circa 50 – 100 m di distanza dall’attuale sottopasso carrabile in direzione dell’attuale stazione ferroviaria. Quindi risulta sbagliato il posizionamento delle sorgenti sonore e di conseguenza sono sbagliati i valori di pressione sonora attesi ai ricettori. Inoltre le sorgenti sonore sono state posizionate sul tracciato ferroviario lungo i binari più distanti dai ricettori e di conseguenza essa non è la posizione più critica acusticamente. D’altra parte nulla viene descritto in merito all’emissione impulsiva che tale macchinario può avere trattandosi di una macchina battipali né quali interventi di mitigazione si intendono adottare. Pertanto le simulazioni risultano sbagliate e troppo approssimative per poter essere valutate.

[...]

In merito alle lavorazioni notturne, riteniamo opportuno proporre quanto segue:

- si dovrà presentare una specifica integrazione che descriva la rumorosità attesa ai ricettori, per ciascuna notte di lavorazione, I livelli di pressione sonora attesi ai ricettori dovranno essere riferiti ai 30‘ di lavorazione più rumorosa e se è presente una componente impulsiva della rumorosità dovrà essere decritto anche il valore istantaneo raggiunto dagli impulsi in un indicatore conveniente (max-fast; impulse ecc, secondo i dati disponibili)

- dovranno essere descritti gli interventi di mitigazione acustica che si intendono mettere in atto e di questi tenerne conto nella simulazione.

In merito agli interventi di mitigazione si propone di valutare la possibilità dell’uso di una barriera mobile eventualmente fissata su un carro ferroviario, da posizionare lungo il binario più vicino ai macchinari.

Un tale sistema di mitigazione acustica anche se non praticabile in tutte le notti di lavorazione, potrebbe diminuirne il numero in cui la popolazione è esposta a livelli di pressione sonora significativi.

 

Atmosfera

Elenco delle prescrizioni sulla componente atmosfera e relative osservazioni

Osservazione: [...]. Si osserva [...] che non viene eseguita la stima relativa alle emissioni di gas di scarico dei mezzi. Queste vengono considerate trascurabili rispetto a quelle dovute alle lavorazioni del cantiere. Tale affermazione può essere vera per quanto riguarda il particolato ma non, ovviamente, per le altre sostanze inquinanti.

[...]

Osservazione: i parametri impiegati nelle stime sulle emissioni delle attività di cantiere non risultano specifici delle aree interessate.

[...]

Osservazione: Lo stato di qualità dell’aria della città di Firenze è trattato ampiamente nella relazione, tuttavia nelle valutazioni sull’impatto delle emissioni di cantiere non viene fatto alcun riferimento alla situazione di qualità dell’aria della città di Firenze. Le valutazioni sono riferite esclusivamente ai limiti di legge (tra l’altro alla Fase 2 per il PM10 del DM 60/2002, superata dalla Direttiva Europea 2008/50/CEE) senza considerare le concentrazioni di fondo ovvero la situazione sulla quale le emissioni previste e le conseguenti ricadute vanno ad aggiungersi.

[...]

Osservazione: il bilancio idrico non è definito con il dettaglio necessario in quanto non vengono indicate le quantità necessarie per la bagnatura delle piste e del materiale. Non è quindi nota l’incidenza del fabbisogno e dell’eventuale approvvigionamento effettuato per mezzo dell’acquedotto pubblico.

[...]

 

Osservazioni sui contenuti della documentazione per quanto riguarda l’impatto delle emissioni di polveri (in particolare PM10).

[...]

Osservazioni

Si osserva innanzitutto che la scelta dei valori dei parametri da inserire nelle stime emissive risulta arbitraria [...] e per alcuni parametri (ad esempio il contenuto di “silt”) corrispondente a situazioni non certo cautelative.

[...]

Per quanto riguarda le stime di concentrazione di PM10 sui recettori si osserva che queste, pur risultando di per sé inferiori ai corrispondenti limiti per la qualità dell’aria, vanno a incidere su di una situazione critica: le stazioni di rilevamento presenti sull’area cittadina indicano infatti che alcuni di questi limiti sono attualmente ampiamente superati.

In relazione alla rilevante incertezza nelle stime di ricaduta presentate, dovuta sicuramente anche ad una non chiara e lineare valutazione delle emissioni, ed in relazione alla situazione cittadina della qualità dell’aria, si ritiene necessario che vengano attuate tutte le misure di mitigazione tecnicamente impiegabili. Si ritiene inoltre che assuma notevole rilevanza l’aspetto di salvaguardia connesso al piano di monitoraggio; per tale motivo si ritiene fondamentale che l’attività di rilevamento (comprensiva della definizione delle soglie di attenzione e intervento, e degli interventi da attuare al loro superamento) venga messa in campo al più presto sulle aree interessate.

Per quanto sopra espresso si ritiene di suggerire che:

- la bagnatura delle piste di cantiere debba essere effettuata con frequenza tale da ridurre l’emissione di polveri dovuta al risollevamento. Nella documentazione questa frequenza è indicata in due bagnature quotidiane; dalle stime eseguite non è purtroppo desumibile la frequenza minima giornaliera necessaria delle bagnature, la quale in alcune situazioni potrebbe risultare anche superiore a quanto previsto. In ogni caso risulta essenziale che il risollevamento non sia visibile e che la pista sia sempre visibilmente bagnata durante i periodi di attività che richiedono il transito dei mezzi di trasporto.

- appare necessaria la bagnatura del materiale di risulta delle demolizioni prima del suo caricamento sui camion per il trasporto, e prima che questo materiale venga eventualmente movimentato per la formazione di cumuli o operazioni simili.

- si ritiene opportuno che sia effettuata la bagnatura anche nel corso delle operazioni di demolizione con pinza degli edifici.

- si ritiene inoltre che relativamente all’area “exMacelli-Centrale del latte”, nelle fasi di demolizione degli edifici evidenziati nella successiva figura 1 (quelli di colore arancione racchiusi nelle circonferenze indicate con le lettere A, B e C) vengano stesi opportuni teli di protezione sulle facciate degli edifici adiacenti (se abitazioni civili o scuole aventi aperture sul lato di fronte all’edificio da demolire; ci si riferisce agli edifici inseriti anch’essi all’interno delle circonferenze in figura 1). Analogamente, si suggerisce che venga presa in considerazione tale misura anche per le fasi di scavo per bonifica in aree prossime ai recettori sensibili, tenuto conto della possibilità che il materiale polverulento sia contaminato.

[...]

- si ritiene infine necessario che vengano iniziate le attività solo dopo aver predisposto gli apparati di monitoraggio e siano state definite e condivise con il SUT le soglie di intervento e le misure da attuare nel caso del loro superamento.

 

Acque e suolo

In merito alla componente acque si ritiene necessario che:

- sia iniziato il monitoraggio delle acque sotterranee per la fase corso d’opera nei punti interessati dai lavori relativi alle opere propedeutiche (Campo Marte e Stazione AV)

[...]

Si rileva inoltre necessario di verificare se procedere ad una fase di investigazione preliminare nell’area Campo di Marte, come da piano prov.le bonifiche riguardo alle aree ferroviarie, in quanto le indagini già svolte, relative all’appalto 3 A, e presentate fra gli elaborati non coprono completamente l’area interessata dai cantieri propedeutici del lotto 2.

 

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