Associazione di volontariato Idra

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n. 2 pagine (inclusa la presente) + n. 7 allegati e-mail

RACCOMANDATA AR

Firenze, 11.9.’09

 

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

on. Altero MATTEOLI

Via Nomentana 2

00161 ROMA

fax 06.44.26.72.83, segreteria.matteoli@mit.gov.it, segreteria.matteoli@infrastrutture.gov.it

 

 

OGGETTO: Nodo ferroviario AV di Firenze: richiesta di incontro.

 

 

Gentile sig. Ministro,

 

abbiamo letto ieri sulle cronache fiorentine del Corriere della Sera un’intervista da Lei rilasciata a proposito della vicenda del Nodo ferroviario Alta Velocità di Firenze.

In particolare il cronista Le attribuisce le seguenti affermazioni:

“Se i fiorentini sono d’accordo a far perdere altri tre anni all’Alta velocità, io non lo sono. [...] Io voglio che i lavori partano immediatamente. [...] Io la penso in questo modo, e dico come la penso perché sono un uomo libero. E poi, io ho la responsabilità come ministro, di affrontare la questione”.

Noi apprezziamo, signor Ministro, che Ella rivendichi a sé il diritto alla dignità di ‘uomo libero’. Siamo altrettanto certi che Ella condivida il fatto che tale dignità possa e debba essere appannaggio di ogni singolo cittadino del nostro Paese democratico.

Le chiediamo quindi se Ella non si sentirebbe un po’ meno ‘libero’, come cittadino appunto, nel caso in cui - dopo avere sottoposto più volte a un membro del Governo dati, osservazioni, dubbi e proposte su temi che coinvolgono per parecchi anni la vita di intere collettività, come i progetti TAV - Le capitasse di non ricevere alcuna risposta.

È ciò che è successo a noi, signor Ministro, quando Le abbiamo scritto - e ripetutamente - allorché Ella rivestiva la carica di Ministro dell’Ambiente. Fra il 2001 e il 2006 la nostra Associazione Le ha inviato una cospicua mole di informazione e documentazione, dai contenuti talora inquietanti. Non paiono essere stati considerati. Eppure organi istituzionali di tutto rilievo come il Tribunale di Firenze e l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici hanno attestato la fondatezza e la serietà delle nostre segnalazioni sia in materia ambientale che finanziaria. Ne troverà più di una conferma nella sentenza emessa dal giudice il 3 marzo scorso al termine del procedimento penale a carico dei costruttori della tratta TAV Bologna-Firenze, e nella Risoluzione del Consiglio della citata Autorità per la Vigilanza intitolata “Da AV ad AV/AC. Indagine relativa agli interventi gestiti da TAV S.p.A.”, del 19 dicembre 2007.

E’ naturale, ci sembra, che una sensazione di ‘minore libertà’ derivi ai cittadini da questo tipo di rapporto un po’ frustrante con le autorità governative espressione della democrazia rappresentativa. Ci auguriamo che Ella possa riconoscere la legittimità di questo sentimento di mortificazione.

Torniamo dunque a chiederLe, nell’attuale passaggio cruciale per la vita di Firenze, un colloquio, una verifica, un confronto, meglio ancora se pubblici, su un tema – il progetto di sottoattraversamento per il nodo ferroviario, appunto, affidato a general contractor - che ai fiorentini non può non stare a cuore. Esso prevede opere suscettibili di mettere a repentaglio la sicurezza e l’economia della città del fiore, di incidere pesantemente sugli equilibri erariali e di condizionare negativamente un’intera fase della vita di decine di migliaia di persone, residenti e visitatori: a partire da coloro che vivranno in questi anni la loro infanzia, la loro preadolescenza, o ancora la loro prima o seconda adolescenza.... Forse si tratta di diritti che non conviene liquidare sbrigativamente come argomenti pretestuosi o richieste fastidiose. Conviene forse considerare la democrazia, il consenso, la condivisione locale beni comunque preziosi, da coltivare e promuovere, anche se un po’ in ritardo sulle attese di tanti.

Le chiediamo perciò di poter discutere con Lei e con gli esperti del Ministero i contenuti dei documenti che Le abbiamo trasmesso in questi anni, gran parte dei quali riteniamo conservino una stringente attualità, e di poter valutare insieme le ulteriori indicazioni che ci forniscono l’esperienza del disastro TAV in Mugello e quella del tormento TAV a Bologna, di cui Ella è certamente a conoscenza.

Approfittiamo della circostanza per esprimerLe comunque la nostra viva soddisfazione per l’accoglimento almeno parziale della nostra istanza nel novembre 2003, quando Le chiedemmo la pubblicazione del progetto relativo alla modifica della linea passante AV/AC nel tratto compreso fra le stazioni di Castello e Rifredi, e quella del progetto relativo alla modifica della nuova stazione AV di Firenze. Certe Amministrazioni locali non gradirono che per lo Scavalco fra Rifredi e Castello il Ministero da Lei diretto decidesse per la necessità di un procedimento di V.I.A., mentre apprezzarono – e quei nodi vengono oggi al pettine - che nessuna nuova pubblicazione né valutazione avesse luogo su un progetto di stazione fortemente innovativo rispetto a quello precedente, che era stato oggetto di conoscenza e osservazioni da parte dei cittadini, e che era stato respinto nella conferenza di servizi del 3 marzo 1999.

Anche di questo documento, datato 28 novembre 2003, che fu inviato per competenza a Lei e al Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, Le riproponiamo qui una attenta lettura.

 

Restiamo in attesa di un cortese riscontro.

 

Con ossequi,

il presidente

Girolamo Dell’Olio

 

 

In allegato e-mail:

 

1.      Associazione Idra, Nota al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, 25.6.'01 (n. 1 pagina)

2.      Associazione Idra, Nota al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, con memoria, 30.7.'01 (n. 88 pagine)

3.      Associazione Idra, Nota al Presidente del Consiglio dei Ministri S. Berlusconi e al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, 9.1.’02 (n. 2 pagine)

4.      Associazione Idra, Nota al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, al presidente dell’Osservatorio Ambientale B. Agricola e al Presidente della Giunta regionale della Toscana C. Martini, 8.7.’02 (n. 1 pagina)

5.      Associazione Idra, Nota al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli e al Ministro delle Infrastrutture P. Lunardi, 28.11.’03 (n. 3 pagine)

6.      Associazione Idra, Esposto al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, al Ministro delle Infrastrutture P. Lunardi, all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana M. Artusa, all’Assessore all’Urbanistica della Regione Toscana R. Conti, al Presidente dell’Osservatorio Ambientale R. Nardi, al Rappresentante della Regione Toscana nell’Osservatorio Ambientale S. Mirri, al Direttore generale dell’ARPAT S. Cantoni, alla Referente dell’APAT M. Belvisi, al Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Ambientale Locale G. Rodolfi, 13.3.'06 (n. 12 pagine; non sono qui allegate le ulteriori 45 pagine di allegati, comunque disponibili ove necessari)

7.      Associazione Idra, Nota al Ministro dell’Ambiente A. Matteoli, al Ministro delle Infrastrutture P. Lunardi, all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana M. Artusa, all’Assessore all’Urbanistica della Regione Toscana R. Conti, al Presidente dell’Osservatorio Ambientale R. Nardi, al Rappresentante della Regione Toscana nell’Osservatorio Ambientale S. Mirri, al Direttore generale dell’ARPAT S. Cantoni, alla Referente dell’APAT M. Belvisi, al Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Ambientale Locale G. Rodolfi, 24.4.'06 (n. 4 pagine)

 

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