Associazione di volontariato Idra

Tel. e fax  055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web  http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

 

COMUNICATO STAMPA     Firenze, 8.9.'07

 

TAV, “STAZIONE SUBACQUEA” A FIRENZE, IDRA SCOPRE E DENUNCIA: È STATO APPROVATO l’11 AGOSTO ALL’INSAPUTA DELLA CITTÀ IL PROGETTO ESECUTIVO DI RIMODELLAMENTO DEL TORRENTE MUGNONE.

SI CHIAMA FORSE DEMOCRAZIA? DOV’ERA, DOV’È, L’ASSESSORE ALLA “PARTECIPAZIONE”?

 

11 agosto 1944 - Una data-simbolo per Firenze: la città si libera dal nazifascismo.

11 agosto 2007 - La giunta bianca-rossa-verde di Palazzo Vecchio si libera dal fastidio di una città che rivendica anche oggi democrazia e trasparenza sui progetti che la riguardano, e approva senza darne notizia tre anni di cantieri (per ora...) necessari a rimodellare in piena area urbana il torrente Mugnone (figura 1). Un corso d’acqua esondato l’ultima volta nel ’92, che minaccia di allagare l’ardimentosa “stazione subacquea” TAV, paradossale monumento al gigantismo, costo 240 milioni di euro, chiamato a ospitare giusto 2 (due!) binari dell’Alta Velocità ferroviaria, a ridosso appunto del subalveo del Mugnone.

Corollario ormai d’obbligo nella Firenze-che-cambia, sono in dirittura d’arrivo anche nuovi abbattimenti di alberi sani, adulti e di prima grandezza in via Buonsignori e in via Gordigiani.

Per tutto questo, neppure un piccolo annuncio stampa da Palazzo Vecchio, che non lesina pubblicità, invece, a ogni minima iniziativa d’immagine....

 

In realtà mancano ancora le risorse per l’intervento idraulico chiave, quello senza il quale resterebbe confinata nel libro dei sogni la “messa in sicurezza” del Mugnone a monte della confluenza col torrente Terzolle: si tratta del cosiddetto bypass idraulico del ponte ferroviario del Romito (figura 2). Sarà realizzato solo se si troveranno le risorse per il faraonico sottoattraversamento AV di Firenze, città plurialluvionata nel corso dei secoli. Un intervento, il bypass, che comporterà l’apertura di un nuovo fornice largo 9 metri a fianco dei tre già presenti, interessando 37 (trentasette) binari, 16 dei quali verranno preliminarmente e definitivamente demoliti (“cura del ferro”...?), mentre i restanti 21 – leggiamo negli elaborati tecnici di Italferr – dovranno essere mantenuti in esercizio durante i lavori.

Si comincia dunque di fondo: si parte dalla coda di un adeguamento idraulico che rischia di restare incompleto, e senza una specifica valutazione di impatto ambientale: la Regione Toscana ha fatto sapere che se ne può fare a meno... All’associazione di volontariato indipendente Idra risulta peraltro che il Servizio V.I.A. del Ministero dell’Ambiente aveva espresso nel ’99 una specifica raccomandazione, proprio alla Regione, “affinché le opere che dovranno essere realizzate per la riorganizzazione urbanistica delle aree cittadine interessate dall’intervento ferroviario, in considerazione dell’impatto che le stesse avranno, vengano sottoposte alla valutazione di impatto ambientale di competenza regionale.

 

Su tutta questa materia aveva scritto il 21 luglio al sindaco Leonardo Domenici e agli assessori competenti della Giunta l’associazione fiorentina Idra chiedendo che non si dia luogo all’approvazione del progetto esecutivo prima che sia stata garantita, attraverso incontri pubblici nel quartiere, con il supporto della documentazione necessaria a illustrare i progetti, l’opportuna informazione e anche qui, secondo gli indirizzi più volte annunciati dall’Assessore alla Partecipazione, a un processo che veda il coinvolgimento della popolazione nelle scelte, e non solo a posteriori, ovvero a scelte già fatte e su dettagli minori”. Tre settimane dopo quella lettera, lo stesso giorno in cui si commemorava il ritorno della democrazia in città, l’11 agosto, la giunta operava in senso esattamente contrario: niente informazione ai cittadini, nessuna forma di coinvolgimento nelle scelte, e invece - con la deliberazione 2007/G/00437 - “parere favorevole in linea tecnica sugli elaborati del progetto esecutivo trasmesso da RFI in data 12 aprile 2007”. La deliberazione – che dichiara “il presente provvedimento immediatamente eseguibile” - fa menzione di “prescrizioni e adeguamenti” dei cui contenuti, pure, non si ha notizia alcuna. Dunque il vice-sindaco Matulli ha promesso, sì, alla città un’assemblea pubblica informativa sul progetto, a settembre: ma a decisioni già prese. A cosa potrà servire questa parodia di “democrazia” e di “partecipazione”?

 

 

Figura 1: Adeguamento idraulico del Mugnone, sezione, particolare

 

 

 

Figura 2: Bypass  del Mugnone

 

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