Associazione di volontariato Idra

Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.48.03.22; e-mail: idrafir@tin.it; web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 8.12.'03

ANTONIO DI PIETRO SCRIVE A IDRA : UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE È STATA INDIRIZZATA A TRE MINISTRI DAL SENATORE ANIELLO FORMISANO.

Raccolto l'appello dell'associazione ecologista fiorentina a un intervento urgente per la tutela delle risorse idriche dell'Appennino tosco-romagnolo devastate dai cantieri dell'Alta Velocità TAV SpA.

"I nostri torrenti non sono vasche di paese per pesci rossi da alimentare artificialmente con pompe": così aveva scritto il 23 settembre scorso Andrea Romagnoli, esponente mugellano dell'associazione ecologista indipendente Idra, in una lettera-appello al presidente della Toscana Claudio Martini. E aggiungeva: "Ci rivolgiamo a Lei per chiederLe di intervenire personalmente affinché venga avviato in modo serio e efficace il risanamento idrogeologico del Mugello colpito dagli impatti ambientali della cantierizzazione per l’Alta Velocità ferroviaria".

La lettera era corredata da 14 fotografie che documentano visivamente il deserto di sassi in cui sono ridotti tanti corsi d'acqua del Mugello dopo che il tunnel dell'Alta Velocità ferroviaria ha tagliato - e continua quotidianamente a tagliare - le falde dell'Appennino. La lettera e le fotografie erano state inviate per conoscenza anche ad alcuni importanti politici eletti nel Mugello o a Firenze e alle massime autorità competenti: l'ing. Giancarlo Cimoli, presidente delle Ferrovie dello Stato; il prof. Umberto Bertelè, presidente della T.A.V. SpA; l'on. Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio; i deputati Valdo Spini, Vannino Chiti e Marco Rizzo; i senatori Vittoria Franco e Antonio Di Pietro.

Nessuna replica - fino ad oggi - dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

Il sen. Antonio Di Pietro, invece, ha indirizzato il 5 dicembre scorso al portavoce di Idra Girolamo Dell'Olio una missiva: "La informo che in data 3 dicembre c.a. è stata presentata al Senato, attraverso l'On. Aniello Formisano, l'interrogazione parlamentare riguardante il caso da Lei sottoposto alla mia attenzione. Sarà cura della sede politica "Italia dei Valori" di Roma metterLa al corrente dei futuri sviluppi della faccenda".

Nell'interrogazione a risposta scritta 4-05727, presentata mercoledì 3 dicembre 2003 nella seduta n.499 a tre ministri (il ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il ministro delle politiche agricole e forestali), il presentatore senatore Aniello Formisano chiede "se i Ministri interrogati siano a conoscenza, nell'ambito della progettazione per l'alta velocità, di interventi di impermeabilizzazione volti ad evitare, durante i lavori, il drenaggio delle risorse acquifere con sistemi atti a sigillare le falde intercettate piuttosto che i torrenti; se i Ministri interrogati abbiano previsto, in un secondo momento, un intervento di risanamento idrogeologico delle zone sottoposte alla cantierizzazione per l'alta velocità".

Idra ha inviato al sen. Di Pietro un attestato di apprezzamento per la sensibilità dimostrata nei confronti di un problema ambientale, economico e sociale - quello determinato dalla cantierizzazione TAV - così grave e pur tuttavia così insistentemente sottostimato negli anni. Il portavoce Dell'Olio chiede che i responsabili locali, provinciali e regionali della formazione politica guidata dal senatore Di Pietro si attivino in ogni sede perché siano evitati nuovi danni al territorio e si provveda al più presto a rimarginare in modo efficace le ferite ambientali inferte, e a risarcire i singoli e le comunità che hanno tratto e continuano a trarre danno dalla cantierizzazione TAV. Preso atto delle gravi carenze individuate dalle autorità di controllo nella progettazione e nella cantierizzazione CAVET per la tratta TAV Bologna-Firenze, Idra suggerisce - come già proposto, ma fin qui vanamente, alle autorità locali - la promozione di un consulto pubblico internazionale che metta a confronto il meglio della cultura tecnico-scientifica in materia di scavi, impatti idrogeologici e protezione delle falde e degli habitat.

back