Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 7.5.'08

 

SITO TAV OSCURATO DA TEMPO: L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA REGIONE TOSCANA NE CHIEDERÀ IL RIPRISTINO.

 

Un’ora di colloquio fra Idra e l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Anna Rita Bramerini non è bastata ieri per affrontare in modo esaustivo i temi legati al disastro ambientale della TAV in Mugello e agli scenari non meno seri che sembrano incombere sulla città di Firenze per il doppio sottoattraversamento progettato da Italferr e approvato da Comune, Regione e Ministero dell’Ambiente.

Al tavolo del nuovo assessore all’Ambiente che riceveva una delegazione dell’associazione ecologista fiorentina anche tre alti dirigenti della Regione (Giovanni Barca, Riccardo Baracco, Fabio Zita) e i due rappresentanti della Toscana negli Osservatori Ambientali Nazionali, Stefano Mirri e Moreno Mugelli, rispettivamente per la tratta AV Bologna-Firenze (scaduto da oltre un anno) e per il nodo ferroviario AV del capoluogo toscano.

L’ultimo incontro di Idra col precedente assessore Marino Artusa risaliva al lontano luglio 2006: da allora l’associazione ecologista fiorentina parte civile nel processo ai costruttori della tratta appenninica TAV non aveva più avuto modo di partecipare ad un tavolo di discussione con esponenti della giunta.

Alla nuova titolare dell’Ambiente la delegazione ha sottoposto un lungo elenco di danni, guasti, magagne, dubbi e quesiti legati alle conseguenze poco edificanti della cantierizzazione TAV del Mugello. In particolare, è stata sottolineata la scandalosa inadeguatezza del sistema dei controlli pubblici proprio nella fase più delicata, dopo la stagione degli scempi in corso d’opera: da quando, un anno e mezzo fa, ha cessato di esistere l’Osservatorio Ambientale nazionale e il ministro Verde del governo Prodi ha omesso di reinsediarlo, è venuto meno il principale strumento di presidio territoriale da parte delle istituzioni pubbliche. Le stesse imprese imputate di cospicui danni ambientali al processo in corso presso il tribunale di Firenze sono state messe in grado di dismettere i cantieri e di abbandonare il territorio, con le sue ferite ancora aperte, senza la necessaria vigilanza sul rispetto degli accordi e delle prescrizioni a suo tempo fissate. L’assessore Bramerini, che ha detto di condividere l’irritazione per questo atteggiamento così poco ragionevole, ha fatto sapere inoltre che anche i nuovi stanziamenti richiesti dalla Regione per mitigare alcuni impatti, e una quota degli stanziamenti pregressi, sono tuttora fermi al palo: figureranno ai primi posti fra le rivendicazioni che la giunta di Palazzo Bastogi sottoporrà col prossimo libro bianco al nuovo Governo. “Me ne faccio carico”, ha assicurato l’assessore; “mi preoccupa il fatto che non ci sia la possibilità di reperire questi fondi”.

Idra ha segnalato – tutti i presenti l’hanno confermata - l’assenza da lungo tempo di qualsiasi riferimento informativo sul conto della TAV nella rete internet: all’indirizzo del sito della società delle FS responsabile delle infrastrutture contestate in mezza Italia si legge un deprimente “Impossibile visualizzare la pagina”. Impossibile quindi avere anche dati sui costi, i tempi, i progetti. L’assessore ha promesso che si attiverà per chiedere il ripristino del sito.

Al termine dell’incontro, numerose questioni legate alla cantierizzazione della tratta sono rimaste sul tappeto: su queste e sull’intera tematica del nodo ferroviario fiorentino l’assessore Bramerini e l’associazione Idra hanno stabilito di aggiornarsi per una data nell’arco delle prossime settimane.

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