Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 7.12.’04

 

A Rifredi i giardini pubblici diventano cantieri.

La denuncia è dell’associazione ecologista indipendente  Idra. Il cosiddetto “corridoio attrezzato” per il trasporto delle terre di scavo della stazione dell’Alta Velocità colpisce ancora.

 

Non bastava l’esperienza del giardinetto di via G. F. Mariti alla confluenza dei torrenti Terzolle e Mugnone: un’area abbandonata che i ragazzi delle medie superiori Leonardo da Vinci ed Elsa Morante, e i bambini dell’elementare Goffredo Mameli,  avevano progettato a verde, e che invece ha visto fiorire asfalto e cemento con autorizzazione degli uffici comunali. Adesso, dopo mesi che quel drive-in è stato chiuso e vandalizzato (foto 0) prima ancora di essere finito di costruire, sono ripresi i lavori, e un lucchetto chiude impietosamente il giardinetto di risulta (foto 1) dietro la pagoda-autogrill, che era stato pomposamente inaugurato il 29 maggio 2003: fra bandiere della pace e bambini portati a cantare edificanti strofette, la presidente del Quartiere 5, l’assessore all’Urbanistica e persino un deputato della Repubblica avevano aperto al pubblico un’area provvista di una fragile recinzione di cantiere (c’è tuttora) che separa in maniera davvero poco raccomandabile gli eventuali frequentatori del giardino (da quel giorno praticamente deserto) e le scarpate alte, pericolose e ripide sui due torrenti.

No, evidentemente non bastava quell’esperienza, emblematica di un rapporto davvero infelice con le esigenze progettuali da una parte, con i bambini, i giovani e le scuole dall’altra. Poche centinaia di metri più a monte dello stesso Terzolle e di via Mariti, a pochi passi da piazza Dalmazia, un altro spazio verde assai più esteso e intensamente frequentato sta subendo una sorte assai peggiore. Lungo tutta la lunghezza dell’affaccio su via Mariti i giardini che mettono in comunicazione con l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci sono stati chiusi, transennati (foto 2) e occupati da un grosso cantiere di scavo (foto 3). Non c’è un cartello che spieghi né di che si tratta né quanto dureranno i lavori. Ma sembra di capire che ancora una volta a colpire qui sia stato il “corridoio attrezzato” per il trasporto delle terre di scavo della stazione ferroviaria sotterranea ad Alta Velocità progettata fra viale Redi e via Circondaria.

 

L’intero vialetto centrale dei giardini è stato sottratto al godimento dei cittadini: per quanto è stato possibile apprendere a voce, vi transiteranno camion di cantiere (!) (foto 4). Chi fino a ieri raggiungeva piazza Dalmazia ‘allungando’ nel verde, oggi non ha altra scelta che il contatto diretto coi gas di scarico di un’arteria a grande traffico. I giochi per i bambini si trovano tristemente a ridosso delle macchine operatrici (foto 5). Le centinaia di studenti dell’ITI-IPIA Leonardo da Vinci che attraversavano i giardini ogni giorno per raggiungere la scuola provenendo dalle fermate dei bus di piazza Dalmazia adesso sono costretti, anche al ritorno, a un lungo giro intorno al cantiere. Lo stesso disagio colpisce i residenti e gli esercenti di via del Terzolle, ai quali è stato chiuso da mesi – per il medesimo cantiere del “corridoio attrezzato” - anche il sottopassaggio di via della Ghiaccia (foto 6). L’alternativa è rappresentata da un nuovo sottopasso pedonale (foto 7) abbastanza scomodo perché spostato verso la stazione di Rifredi, e già in stato di degrado avanzato nonostante la costruzione recente (ci filtra l’acqua quando piove, viene usato come dormitorio, passarci a certe ore non ispira davvero). Ma anche l’unico vialetto rimasto agibile nei giardini cantierizzati di via Mariti, stretto fra le barriere di metallo da una parte e la siepe lungo Terzolle dall’altra, non sembra garantire il massimo della sicurezza nelle ore più buie. Infine, i quattro accessi ai giardini dal lato di via Mariti – dotati di barriere che non permettevano l’ingresso di mezzi motorizzati -  sono stati requisiti dal cantiere, e il nuovo raccordo di accesso in cemento appena costruito non presenta filtri: i motorini possono di fatto circolare mettendo a repentaglio la sicurezza di chi continua a tentare di passeggiare in questo ritaglio di verde o prova a sedere su panchine pericolosamente esposte.

 

 

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