Associazione di volontariato Idra

e-mail idrafir@tin.it; web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/

 

COMUNICATO STAMPA 6.3.’02

Incredibile! Ancora una volta i controlli dell’opera più faraonica del secolo sono affidati a chi l’ha approvata.

Succede anche a Firenze. Grazie alla Regione Toscana.

La Regione Toscana non sembra voler prendere lezioni dalla realtà. Non è bastata l’esperienza devastante dell’Alta Velocità nel Mugello per far capire che non è sensato affidare i controlli di una "grande opera", dall’impatto sicuramente rilevante, agli stessi soggetti che l’hanno approvata? Eppure la storia si ripete. Nel decreto del Ministero dell’Ambiente che definisce i componenti dell’Osservatorio Ambientale per il nodo ferroviario TAV di Firenze si legge che il componente designato dalla Regione Toscana è lo stesso arch. Moreno Mugelli che, nella veste di presidente del Nucleo di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione, ha approvato (pur con prescrizioni e raccomandazioni) il preoccupante progetto Italferr SpA di sottoattraversamento TAV di Firenze. Già in occasione della cantierizzazione della tratta ferroviaria TAV Bologna-Firenze, a esercitare il doppio ruolo di dirigente-approvante e di dirigente-osservante era stato l’attuale assessore alle Grandi Infrastrutture del Comune di Firenze, l’arch. Gianni Biagi. I progetti approvati hanno fatto acqua (e non solo metaforicamente) da tutte le parti, mentre l’Osservatorio Ambientale ha potuto sostanzialmente solo rincorrere e certificare i danni ambientali irreversibili causati da quei pessimi progetti, ignorando talora persino i pre-allarmi tempestivamente lanciati dagli esperti locali. Succederà lo stesso anche a Firenze?

Certo le cose non sono iniziate nel migliore dei modi. In città i cantieri TAV (Romito, piazza Vittorio Veneto, ponte alla Vittoria, ITI Leonardo da Vinci) sono stati aperti da parecchi mesi (oltre un anno fa davanti alla Fortezza Medicea da Basso), e stanno cambiando i connotati alla vivibilità di Firenze, con un Osservatorio che ha ancora da muovere i primi passi concreti, privo del supporto tecnico previsto all’art. 7 dell’accordo procedimentale firmato a Roma il 3 marzo ’99, in sede di chiusura della conferenza di servizi: fino a due settimane fa, e presumibilmente ancora oggi, la convenzione con le agenzie nazionale e toscana di protezione ambientale ANPA e ARPAT non risultava stipulata!

L’Associazione Idra, come sempre vigile sul rispetto della legalità e delle esigenze di buon governo della salute e delle risorse pubbliche, lancia l’ennesimo allarme indirizzandolo direttamente al presidente della giunta regionale Claudio Martini, che dopo un primo incontro con l’associazione fiorentina e con Medicina Democratica lo scorso dicembre si è negato ai successivi approfondimenti promessi. "Perché la Regione Toscana - scrive Idra a Martini - designa nella task force chiamata a vigilare sulla buona esecuzione di progetti molto discussi (170 edifici residenziali a rischio sulla verticale del tunnel, beni architettonici e artistici di grande pregio sottoattraversati, un’intera città sottoposta all’effetto-diga degli 8 km di doppia barriera sotterranea perpendicolare alle linee di flusso della falda) il dirigente dell’apparato tecnico (il Nucleo V.I.A.) che quei progetti li ha approvati? Non sarebbe invece preferibile che il ruolo di garanzia e di neutralità che compete al rango di "osservatore" venisse affidato piuttosto a esponenti tecnici indipendenti non coinvolti nelle decisioni assunte? I danni provocati dai progetti approvati e poi "osservati" dall’arch. Gianni Biagi non hanno avuto proprio nulla da insegnare al momento in cui è in gioco la tutela della ‘capitale della cultura’?".

Al presidente della Regione Toscana l’associazione di volontariato fiorentina chiede di avvalersi delle prerogative conferitegli al punto 8 dell’art. 5 del citato accordo procedimentale, là dove si prevede che "ciascun membro dell’Osservatorio potrà essere sostituito con provvedimento del Ministro dell’Ambiente su indicazione del soggetto che lo ha designato".

 info ( 055.233.76.65 e-mail idrafir@tin.it

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