Associazione di volontariato Idra

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5.2.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

La Soprintendenza

per i Beni Ambientali e Architettonici

chiede che il tunnel dell'Alta Velocità ferroviaria

non passi

sotto nessuno dei due bastioni della Fortezza da Basso.

Ieri mattina una delegazione di Idra ha avuto un incontro col responsabile della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici che segue la progettazione del tunnel e della stazione ferroviaria ad Alta Velocità.

Nel corso dello scambio informativo, la delegazione di Idra ha sottolineato i rischi connessi con la scelta del tracciato in sotterranea, sulla scorta dell'ultimo episodio di subsidenza verificatosi a Luco di Mugello: un terreno agricolo è sprofondato di 7 metri, a ben 70 metri di distanza dal fronte di scavo.Un precedente che dovrebbe spingere a una riflessione seria sui rischi che corre il patrimonio storico-artistico della città di Firenze: se anche la decima parte di quanto avvenuto in Mugello succedesse nel sottosuolo di Firenze ciò sarebbe drammatico, non solo per la Fortezza da Basso, ma anche per i tanti importanti edifici residenziali sottopassati dal doppio tunnel o in prossimità di esso.

Secondo quanto ha assicurato l'arch. Paolo Mazzoni, responsabile della tutela paesaggistico-ambientale, la Soprintendenza ha chiesto che il doppio tunnel dell'Alta Velocità non passi sotto né l'uno né l'altro dei due bastioni della Fortezza da Basso coinvolti dal progetto definitivo approvato.

N.B. Per quanto risulta a Idra, l'Atto aggiuntivo al protocollo d’intesa sull'Alta velocità del 28 gennaio ’98, siglato fra Amministrazioni locali, FS, TAV e Ministero dei Trasporti, prevedeva un tracciato che sottopassava un solo bastione della Fortezza. Contravvenendo a quell'accordo, il progetto di sottoattraversamento contempla una soluzione più coinvolgente, dal momento che vengono sottopassati ben due bastioni. Una circostanza lamentata a suo tempo, nella relazione inviata all'assessore all'Urbanistica il 14 luglio '98, anche da Giulio Pazzagli e Sandro Travaglini, consulenti dell'agenzia romana Ingegneria Geologia Ambiente, cui era stata affidata dal sindaco Mario Primicerio una disamina del progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze prodotto da Italferr.

Ricordiamo inoltre che fra gli edifici presenti nell’elenco di quelli soggetti a differenti classi di rischio, la Fortezza medicea riporta indici fra i più alti di vulnerabilità.

Idra plaude al segnale di responsabilità proveniente dalla Soprintendenza, ma chiede che sia ritirato tout court l'assenso a qualsivoglia ipotesi di sottoattraversamento di Firenze, considerando i rischi che interessano una fascia di città ben più ampia di quella che insiste sulla verticale del tracciato. Non sembra saggio del resto, secondo Idra, affidare la speranza di un sottottraversamento indolore alla promessa che verrebbero utilizzate tecniche di scavo diverse da quelle adottate nei 60 km in cantiere sotto l'Appennino (è arduo capire, sia detto per inciso, perché mai queste regioni non meritino - da parte dei progettisti e degli organi pubblici che hanno approvato i progetti - le cautele promesse a Firenze).

La scelta di evitare il passaggio sotto i bastioni sud est e sud ovest della Fortezza medicea non potrà non comportare, in ogni caso, riflessi significativi anche sulla configurazione del sistema stazione Alta Velocità, se è vero che la seconda progettazione (dopo la bocciatura della prima ipotesi portata in Conferenza di servizi a marzo del '99) non postula modifiche al tracciato del tunnel.

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