Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA    Firenze, 5.1.'06

 

Boboli: restituite i giardini ai cittadini! la salute al primo posto!

 

Idra scrive a Domenici e a Paolucci e avanza una proposta concreta: biglietti gratuiti da sùbito, direttamente agli ingressi, senza tessere né trafile burocratiche.

 

I cittadini del centro storico sono indignati per il vistoso ritardo col quale Comune e Soprintendenza stanno gestendo – finora senza soluzioni concrete – il diritto di accesso dei cittadini al verde nel centro storico di Firenze. Dal 1° gennaio – osserva Idra in una lettera trasmessa ieri al sindaco di Firenze Leonardo Domenici, al soprintendente Antonio Paolucci e ai presidenti dei Quartieri 1 e 5 - una passeggiata a Boboli costa ben sette euro; due diventano invece gli euro necessari per una boccata d’aria – più modesta – nel parco romantico della Petraia o nel giardino rinascimentale di Castello”. Questo è inconcepibile, secondo l’associazione ecologista fiorentina, che si domanda: cosa è stato fatto nel tempo trascorso dal 7 ottobre, quando l’assessore alla Cultura Simone Siliani comunicava al soprintendente per il Polo Museale prof. Antonio Paolucci: “Sono, mio malgrado, costretto a comunicare l’impossibilità del Comune di Firenze di prorogare oltre il 31 dicembre 2005 la validità della convenzione”?

Idra propone nella sua nota che, se proprio non si può tenere conto dei diritti dei turisti, “per lo meno l'accesso ai giardini per gli abitanti della città sia restituito e garantito per il futuro. Che esso sia effettivamente gratuito. Che non venga disincentivato da assurde burocrazie. Le tessere a pagamento possono e devono essere abolite, e il biglietto gratuito può e deve essere rilasciato in tempo reale presso le biglietterie d’ingresso, dietro la semplice presentazione di un documento d'identità attestante la residenza nel Comune di Firenze”.

“Noi riteniamo – si legge ancora nella lettera - che i cittadini di Firenze non possano e non debbano essere puniti per il fatto di abitare in un luogo in cui il verde pubblico (perché come tale sono apparentemente contabilizzati negli standard urbanistici - dal Comune di Firenze - i giardini di Boboli, Castello e Petraia) è al tempo stesso un museo a cielo aperto! Ci sconforta non poco il modo in cui le istituzioni teoricamente più vicine alla popolazione, il Comune e i Quartieri, si sono spogliate di ogni responsabilità evitando persino di informare la cittadinanza della decisione, assunta da tempo, di non rinnovare la convenzione con la Soprintendenza, che fissava per i residenti il “privilegio” di quella pur piccola ma fastidiosa gabella annuale”. E si osserva: “Di fronte a provvedimenti indiscriminati (e questo si aggiunge a tanti altri del genere), le classi povere sono sempre le più colpite. Firenze ha perso negli ultimi anni decine di migliaia di abitanti. In particolare il centro storico si sta trasformando in una sorta di “città proibita”, specializzata nell’espellere residenti o nel selezionarli in base al reddito. Quest’ultima misura su Boboli sembra iscriversi in questa disastrosa recente tradizione. Del verde hanno bisogno anche i fiorentini che ancora resistono nei vicoli "dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi". Tutti, ma specialmente i bambini, hanno necessità di luce solare per una corretta crescita. E il Quartiere 1 dispone (dati del Comune di Firenze del marzo 2003) di soli 5,33 mq/ab di spazi pubblici attrezzati a parco, giochi e sport (ben al di sotto di standard decenti!)”.

 

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