Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 4.9.'03

IL COMUNE NON TUTELA ABBASTANZA IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI?

VIA DEL PIGNONCINO RISPONDE COL SARCASMO E SPUNTANO NUOVI LENZUOLI AI BALCONI: "OASI WWF", "VIETATO FUMARE", "LA PACE? SONO 2 ANNI CHE CE L'AVETE TOLTA. GRAZIE CIONI"…

Sono passati due anni da quando è iniziata a Firenze la protesta civile degli abitanti di via del Pignoncino, nel quartiere di là dal ponte alla Vittoria, per la perdita di ogni vivibilità in quella strada, trasformata in un imbuto di traffico impazzito di ogni genere - camion, autobus, automobili, ambulanze e moto - proveniente da ogni direzione.

Ebbene, quella protesta, concretizzatasi anche in un esposto a ottobre 2001 all'ARPAT, all'ASL 10 e al sindaco di Firenze, e in un successivo esposto alla Procura della Repubblica nel febbraio 2002, non sembra aver sortito alcun risultato, alcun provvedimento decisivo ed efficace.

Una festa per la democrazia e la credibilità delle istituzioni pubbliche? C'è da dubitarne.

Intanto i cittadini abbandonati al rumore, alle vibrazioni, allo stress e alle tossine hanno deciso di dimostrare con la più amara e pungente delle ironie la propria disaffezione a chi non ha mostrato di sapere o di volere amministrare le loro giuste esigenze di autotutela. Non ci sono più, alle finestre di via del Pignoncino, cartelli con su scritto "Ora basta giocare con la nostra salute", o "Fuori gli incompetenti da Palazzo Vecchio", oppure "Cioni… non fare il duce". Oggi, dai balconi di questi residenti umiliati e offesi dell'Oltrarno, sventolano sul traffico lenzuoli che recitano "Oasi WWF" o "Vietato fumare" oppure "La pace? Sono 2 anni che ce l'avete tolta. Grazie Cioni". Tre motti che colpiscono al cuore altrettante bandiere del buonismo di Palazzo. A parole gli amministratori locali coltivano la pace, l'ambiente e la salute. Sfilano magari nei cortei new-global o si mostrano generosi con l'associazionismo disponibile. I fatti nudi e crudi testimoniano però scelte, valori e priorità che appaiono andare in tutt'altra direzione.

L'associazione Idra, iscritta al registro regionale del volontariato, non si avvale di denaro pubblico o sponsorizzazioni commerciali: è un'associazione di volontariato all'antica, una società di mutuo soccorso dove ognuno cerca nelle proprie tasche e nel proprio cuore le risorse che servono ad aiutarsi e a tutelare la casa comune. Per questo può essere indipendente, e ha appoggiato sin dal primo momento le battaglie dei cittadini di via del Pignoncino, esemplari per chiunque condivida l'obiettivo di tutelare la dignità dei residenti di Firenze, esposti pressoché in ogni quadrante della città alle conseguenze di una modernizzazione violenta a suon di asfalto, cemento, camion, trivelle, ruspe e betoniere. Idra si augura dunque che il 'nuovo corso' della protesta riesca a determinare nelle coscienze dei concittadini e degli amministratori quel salto di qualità che solo potrà propiziare - in mezzo all'attuale grave perdita di riferimenti sanitari, ambientali e urbanistici - il ripristino di condizioni di gradevolezza nell'abitare Firenze. Perché Firenze non può essere solo una città da vendere. Deve continuare a essere innanzi tutto una città da vivere.

La questione dei diritti di via del Pignoncino sarà comunque argomento dei prossimi incontri tematici di approfondimento con gli assessori Graziano Cioni, Gianni Biagi e Vincenzo Bugliani, che il vice sindaco Giuseppe Matulli ha promesso a Idra in occasione dei colloqui dello scorso luglio.

 

 

 

 

 

 

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