Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 31.7.'07

 

TAV IN MUGELLO: I CITTADINI TORNANO A UNIRSI.

IDRA SALUTA L’EVENTO CON SIMPATIA E SODDISFAZIONE.

 

L’associazione di volontariato Idra riceve e rilancia il comunicato con cui agricoltori, allevatori e cittadini del Mugello fanno il punto sui danni e preparano un programma di azione, informazione e prevenzione con un occhio anche all’Italia e alle altre “grandi opere” in Mugello.

 

Questo il testo del comunicato.

 

 

Borgo San Lorenzo, 26 luglio 2007

 

Di questi tempi non è cosa di tutti i giorni che alcuni agricoltori, allevatori e cittadini del Mugello si riuniscano per fare un resoconto dei danni ambientali e materiali che i lavori per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Firenze-Bologna hanno inferto al loro territorio, sconvolgendolo. Di solito prevale la rassegnazione.

Il 24 luglio 2007 al circolo MCL di Luco di Mugello è successo!

Dopo aver esposto ognuno i problemi sofferti dalla propria famiglia, abitazione, azienda, tutti i partecipanti hanno denunciato la condizione di solitudine in cui sono stati lasciati dalle amministrazioni locali (Comuni, Comunità Montana del Mugello, Provincia di Firenze e, non  ultima, la Regione Toscana) di fronte a grandi soggetti imprenditoriali, molto potenti e spesso non rispettosi delle regole, e della qualità della vita e dei diritti della popolazione locale.

Chi, a suo tempo, contro il volere dei cittadini, ha avallato l’Alta Velocità, ancora oggi promuove un progetto che si è dimostrato devastante per il territorio, inadeguato alle esigenze trasportistiche del nostro paese e un vero salasso per la finanza pubblica.

Queste amministrazioni e gli enti di controllo a loro collegati, escluso l’OAL (Osservatorio Ambientale Locale), che ha lavorato molto bene, non hanno in molti casi provveduto - dovendo fare i conti spesso anche con l’insufficienza delle risorse - alle azioni di controllo sulle opere, perché fossero eseguite nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Drammaticamente poco, e anche quel poco in ritardo, è stato fatto o viene fatto in seguito ai danni procurati, per tutelare il territorio e i suoi abitanti.

Nella maggior parte dei casi ci si è accontentati della vaghe promesse del Cavet che si impegnava ora a riportare l’acqua alle aziende, ora a ripristinare una frana, ora a risarcire altri eventuali danni. Promesse rivelatesi in tanti casi vane: una quantità di danni sono ancora tutti lì ad aspettare gli esiti delle cause civili molto costose che i singoli hanno dovuto intentare a proprie spese e che chissà quando e come termineranno.

Intanto i problemi aumentano e il degrado ambientale si aggrava, e la Regione Toscana sostiene, impunemente, che i problemi nel Mugello “sono superati”.

I danni ambientali di cui si parla sono enormi e ad essi vanno ad aggiungersi i danni economici alle aziende e quelli alla salute delle persone.

In cambio di tutto questo “Progresso” le amministrazioni hanno “intascato” una manciata di opere pubbliche: giardinetti, asili, strade di circonvallazione, marciapiedi, parcheggi e anche una piscina coperta. Tutte opere che avrebbero dovuto e potuto essere realizzate attraverso una buona amministrazione delle risorse pubbliche: non dimentichiamo che la TAV, “contropartite” comprese, attinge solo e integralmente al pubblico erario.

Gli abitanti e gli agricoltori del Mugello vogliono manifestare la loro grande preoccupazione. Per questo si incontreranno di nuovo prima della fine di agosto per definire un programma di azione e una piattaforma di richieste al fine di:

  1. fare chiarezza sulle responsabilità delle amministrazioni in merito ai mancati controlli, ai ritardi nell’applicazione degli interventi previsti dalla legge ed alla scarsa attenzione dimostrata rispetto ai problemi ambientali;
  2. ottenere una pianificazione chiara, completa e soprattutto democratica degli interventi necessari a riportare l’acqua nelle aziende: dalla fase di definizione degli invasi a quella della rete di distribuzione;
  3. sollecitare l’intervento delle amministrazioni competenti sui problemi ancora aperti e su quelli nuovi senza dover attendere che tutto si risolva solo tramite i contenziosi legali privati;
  4. approfondire la conoscenza di tutti i problemi emersi nell’ambito dei lavori di realizzazione dell’Alta Velocità e informarne tutta la popolazione del Mugello e tutte le popolazioni interessate da grandi opere;
  5. prestare attenzione a ciò che sta accadendo con i lavori per la Variante di Valico e la Terza corsia autostradale, perché non si ripeta la tragedia della TAV e perché chi ci amministra faccia il proprio lavoro e dovere.

 

Un gruppo di abitanti, agricoltori e allevatori del Mugello

 

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