Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 30.10.'03

È UFFICIALE: SUI FANGHI DEPOSITATI A MONTE BENI ANCORA NESSUN RISULTATO DALL'ARPAT. E IDRA TORNA A SCRIVERE AL SINDACO DI FIRENZUOLA.

Sono passati quasi due mesi da quando l'associazione Idra ha chiesto all'ARPAT copia dei risultati dei rilievi condotti sui materiali collocati dal CAVET, con l'autorizzazione del Comune di Firenzuola, presso il Sito di Importanza Comunitaria "Monte Beni". Materiali la cui natura e utilizzazione è stata oggetto di forti contestazioni da parte della popolazione, anche nel corso dell'assemblea pubblica tenutasi a Pietramala il 10 settembre scorso.

"Qualora rilievi specifici non siano stati attuati - aveva scritto il 25 agosto scorso Idra all'ARPAT - chiediamo che l'Agenzia si adoperi con ogni possibile urgenza affinché i materiali collocati presso il SIC "Monte Beni" siano opportunamente analizzati, la loro innocuità stimata alla luce della normativa vigente, e verificata la congruità delle diverse tipologie di materiali, e delle relative condizioni di stoccaggio e deposito descritte nel progetto CAVET e apparentemente autorizzate dall'Amministrazione comunale di Firenzuola, in rapporto alla normativa di riferimento. Qualora non risultino presenti nelle operazioni di deposito dei limi e dello smarino presso il Sito "Monte Beni" tutte le indispensabili garanzie di carattere sanitario e ambientale a tutela della particolare rilevanza ecologica dell'habitat (flora, fauna, sorgenti), chiediamo che l'Agenzia ponga responsabilmente in essere tutte le procedure atte a permettere la sospensione delle operazioni di "messa in sicurezza", fin tanto che la presenza di tali garanzie non sia integralmente assicurata".

Il 22 ottobre è arrivata la risposta dell'ARPAT: "Facendo riferimento alla richiesta in oggetto, si comunica che gli accertamenti sono stati attivati ma non ancora conclusi, al momento del loro completamento sarà possibile fornire le informazioni richieste".

Idra ha pensato perciò di scrivere ancora una volta al sindaco di Firenzuola.

"Appare evidente il forte ritardo - rispetto ai lavori di stoccaggio già in atto da mesi - con cui si avranno i risultati dell'attività di controllo dell'agenzia pubblica sui materiali collocati presso Monte Beni. Mostrandosi questa verifica così lunga, complessa e laboriosa - scrive al sindaco il portavoce Girolamo Dell'Olio - converrebbe forse attuare un intervento di garanzia che tenga conto delle ansie della popolazione, espresse anche in occasione dell'assemblea pubblica a Pietramala lo scorso 10 settembre. Delle due l'una, infatti: o l'ARPAT ha difficoltà a gestire in questo momento con la necessaria tempestività i controlli richiesti, per motivi di carattere organizzativo, o le analisi non stanno producendo esiti del tutto piani e scontati. Evenienze, ambedue, che sembrano suggerire l'opportunità di sospendere le attività di trasporto e stoccaggio dei fanghi e dello smarino fin qui autorizzate, fin tanto che non saranno resi noti gli esiti dei rilievi svolti dall'autorità pubblica".

L'associazione ecologista fiorentina resta in attesa di un riscontro da parte dell'Amministrazione Comunale, e auspica che l'istanza avanzata venga recepita.

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