Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 3.6.’05

 

Pieno sostegno dell’associazione ecologista toscana Idra alla battaglia della Val di Susa contro il progetto TAV di traforo alpino Torino-Lione.

 

L’associazione ecologista indipendente Idra, parte civile al mega-processo penale in corso presso il Tribunale di Firenze a carico dei costruttori della TAV fra Bologna e Firenze, imputati di gravi reati ambientali, è intervenuta già in altre occasioni sul progetto di Alta Velocità Torino-Lione, trasmettendo anche a tutti i membri del Parlamento francese un nutrito dossier (il “Rapporto Toscana”) sui danni già perpetrati dalla TAV nel nostro Paese.

 

In occasione della marcia Susa-Venaus in programma sabato 4 giugno in Piemonte Idra scrive:

 

“Siamo al fianco di tutti coloro che si battono per la tutela del futuro nostro e del territorio che ci ospita. Da anni abbiamo sotto gli occhi in Toscana le conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’erario di un cocktail micidiale: profitti privati facili, cinismo progettuale, accondiscendenza amministrativa. Una classe politica poco incline alla pratica dell’informazione attendibile e della partecipazione ha imposto all’Appennino, e sta imponendo a Firenze, una cantierizzazione che costa fiumi di denaro pubblico in cambio di un’opera dall’utilità sociale tuttora indimostrata se non decisamente negativa (sottrae risorse strategiche infatti al potenziamento, alla sicurezza e all’efficienza della rete ferroviaria nazionale), tant’è vero che si accompagna al raddoppio autostradale parallelo fra Firenze e Bologna.

Per fortuna l’Europa ha cominciato a vedere, nelle pieghe del debito pubblico del nostro Paese, il buco nero prodotto dalla TAV (pensare che i costi per l’erario dell’attraversamento appenninico Firenze-Bologna sono lievitati da 2100 a oltre 10.000 mld di vecchie lire! e la tratta è lungi dall’essere terminata, priva com’è per 60 km del tunnel di soccorso).

Dobbiamo quindi continuare a perseguire tenacemente, forti della ragionevolezza delle nostre posizioni, gli obiettivi del riequilibrio, della sostenibilità e del buon governo della spesa pubblica. Stiamo conducendo una battaglia per i diritti di tutti, anche e soprattutto delle future generazioni: a loro siamo tenuti a lasciare un mondo più vivibile, e non fardelli di debito”.

 

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