Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 29.3.’02 COMUNICATO STAMPA

Un monumento ai caduti sul lavoro in un paese della Calabria, Pagliarelle: da lì provengono molti dei minatori impiegati nei cantieri toscani dell’Alta Velocità.

E’ annunciata per domani 30 marzo, alle ore 9.30, presso l’Edificio Scolastico di Pagliarelle in provincia di Crotone, la presentazione dei bozzetti per la realizzazione del "Monumento ai caduti sul lavoro". L’iniziativa è promossa dal circolo ARCI-UISP "Sila 2000" e dai minatori di Pagliarelle, in collaborazione con la Comunità Montana "Alto Crotonese e Marchesato" e con l’Amministrazione Comunale di Petilia Policastro (KR).

Il presidente dell’associazione toscana di volontariato Idra Girolamo Dell’Olio invia nell’occasione un messaggio di solidarietà e di proposta ai promotori dell’iniziativa e agli amministratori calabresi.

"Abbiamo avuto modo di conoscere qui, nella Toscana "democratica e progressista", ricca di antiche tradizioni di lotta e solidarietà sociale, alcuni di Voi, alcuni dei figli della Vostra terra, venuti a cercare lavoro nelle viscere dell’Appennino, dove si scavano le gallerie lunghe e pericolose dell’Alta Velocità ferroviaria.

Dei minatori di Pagliarelle abbiamo condiviso le esigenze di giustizia e di dignità che purtroppo la nostra Toscana di oggi, dimentica delle proprie tradizioni, non si mostra più in grado di soddisfare. Siamo al loro fianco, siamo al Vostro fianco, in tutti i momenti in cui ci si batte per esigere giustizia. Ci uniamo a Voi quindi nel tributare il doveroso onore, oggi, ai caduti della Vostra terra in regioni lontane e non abbastanza ospitali. E auspichiamo che la memoria del loro sacrificio, non voluto né cercato ma imposto da un modello di ‘progresso’ che sembra lasciare scientificamente indietro gli ultimi di sempre, le regioni di sempre, si accompagni all’impegno concreto e permanente a far rispettare il diritto dei lavoratori del Sud alla vita, alla dignità, alla sicurezza, agli affetti familiari. E – insieme – il diritto alla valorizzazione della propria terra e alla vivibilità del proprio ambiente.

Abbiamo chiesto per anni alle autorità pubbliche e ai sindacati dei lavoratori che si adottassero urgentemente i provvedimenti necessari a restituire sicurezza, decoro e tutela dei diritti ai lavoratori incatenati al ciclo continuo e a condizioni di vita spesso al limite dell’umanità. E’ evidente che non abbiamo avuto ascolto, finora.

Ma l’esperienza ci insegna che l’esercizio tenace, democratico e nonviolento del diritto all’informazione, alla rivendicazione e alla proposta prima o poi porta i suoi frutti.

La giornata di oggi consolidi in tutti noi la memoria del passato, perché chi non ne ha memoria è condannato a ripeterne gli errori. Al tempo stesso, la giornata di oggi aiuti a reimpostare il futuro. Se il sacrificio di tanti minatori del Sud ha qualcosa da insegnare, e ha tanto da insegnare, allora il nostro auspicio è che si cominci subito a metterne in pratica la lezione. Considerateci vicini a Voi nell’impegno a far sì che questo succeda".

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