Associazione di volontariato Idra

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totale n. 2 pagine

Firenze, 25.5.'00

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

L'IMPATTO SULLA SALUTE A FIRENZE

DEI CANTIERI TAV: UN DISASTRO.

IDRA RENDE NOTO

IL PARERE DELL'ASL SUL PROGETTO.

 

Non ricorre a termini ambigui o sfumati il rapporto ASL sulle conseguenze sanitarie che si prospettano col progetto di sottoattraversamento TAV della città di Firenze. Il rapporto è firmato dal coordinatore del gruppo TAV Igiene Pubblica, dott. Giorgio Garofalo, inviato a novembre del '98 (dunque prima dell'approvazione definitiva del progetto in Conferenza di servizi) al Nucleo di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Toscana, all'arch. Moreno Mugelli (il testo integrale del rapporto è disponibile sul sito di Idra: www.comune.firenze.it, clic su "Spazio Associazioni", clic su "I", clic su "Idra", clic su "Documenti").

"Riteniamo che la lunga fase di funzionamento dei cantieri potrà avere UN IMPATTO ECCESSIVAMENTE PESANTE SULLA COMPLESSIVA VIVIBILITÀ E FRUIBILITÀ DELLA CITTÀ DI FIRENZE. NON SI PUÒ INFATTI RITENERE SODDISFATTA LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE, se la valutazione viene limitata alle analisi eseguite su modelli previsionali di dati sulla qualità dell'aria e sul rumore SENZA CHE SI PRENDA IN CONSIDERAZIONE L'IMPATTO GLOBALE CHE LA SIMULTANEA APERTURA DI PIÙ CANTIERI IN AREA URBANA AVRÀ SULLA CIRCOLAZIONE DI PERSONE E MERCI SIA NELLA STESSA AREA URBANA CHE NELL'HINTERLAND".

Quindi una prima puntualizzazione: "I CANTIERI VANNO AD INCIDERE SU UNA SITUAZIONE GIÀ CRITICA PER QUANTO RIGUARDA L'INQUINAMENTO ACUSTICO ED ATMOSFERICO originato dal traffico veicolare, e con particolare rilevanza per alcuni inquinanti atmosferici che superano in periodi critici, già nella situazione attuale, gli standard di qualità dell'aria".

Secondo l'ASL lo studio ha sottovalutato l'impatto complessivo sulla qualità della vita. Più opportunamente, si fa rilevare, "andrebbe approfondita l'analisi di tali problematiche tenendo anche conto anche dell'interazione che funzionale che inevitabilmente si creerà tra i cantieri T.A.V. e la successiva messa in funzione di altre due importanti opere viarie, funzionalmente strettamente connesse con quanto in oggetto di valutazione, vale a dire la terza corsia autostradale e la variante di valico".

Ma il rapporto ASL entra anche nel merito dei parametri specifici di danno alla salute.

Insufficiente è reputata la determinazione dei recettori sensibili, FRA I QUALI ANDREBBERO ANNOVERATE ANCHE "TUTTE LE CIVILI ABITAZIONI". Già oggi infatti la situazione di inquinamento acustico presente in molte zone della città di Firenze è "ben oltre i limiti considerati accettabili dall'OMS, raggiungendo quindi soglia di rischio per la salute della popolazione, per quanto attiene la possibilità di danni di tipo extrauditivo".

Per quanto attiene la qualità dell'aria, "VIVA PREOCCUPAZIONE DESTA UN INEVITABILE INCREMENTO DELLE EMISSIONI GASSOSE DEGLI AUTOVEICOLI E DELLE POLVERI". Occorrerebbe, al fine di contenere al massimo tali ricadute negative, "implementare tutte quelle azione preventive che consentano una razionalizzazione ed uno snellimento del traffico veicolare urbano, suburbano ed autostradale, prima della messa in cantiere dell'opera in oggetto di valutazione". Proprio ciò che cronicamente manca. O no?

L'ASL si dichiara preoccupata anche dei possibili contraccolpi della dichiarata interruzione della falda, e fa presente che "MOLTI DEI PIANI INTERRATI CHE SI TROVANO A MONTE DELLA INTERRUZIONE E PERTANTO RITENUTI A RISCHIO DI ALLAGAMENTO, SONO, ANCORA AD OGGI, DESTINATI A CIVILE ABITAZIONE".

Criticato il piano di approvvigionamento idrico e di scarichi idrici dei cantieri: "si nota come a fronte di un importante emungimento di acqua da costruendi pozzi (ulteriori ripercussioni sulla falda idrica?) non è stimato il sovraccarico dei reflui a cui verrà sottoposta la fognatura comunale che, si presume, dovrà essere il corpo ricettore e che, già allo stato attuale presenta evidenti e notevoli carenze".

A questo punto Idra chiede alle autorità amministrative che hanno approvato il progetto TAV: dove, come e quanto si è tenuto conto delle gravissime riserve espresse in questo documento dalle autorità sanitarie? Vorremmo conoscere i particolari delle misure adottate per far fronte alla mole di problemi che anche l'Azienda sanitaria - non solo i cittadini 'inesperti' - solleva.

Idra invia una copia del rapporto ASL anche al nuovo sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, che non ha partecipato alla fase finale delle decisioni sul progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze. Idra chiede una verifica urgente, seria e approfondita delle misure eventualmente adottate per far fronte alle esigenze poste dall'ASL. Nel caso che tali misure non risultassero adeguate allo scopo, e gli accordi firmati dalla precedente Amministrazione si rivelassero quindi avventati, Idra chiede a Leonardo Domenici di assumersi la responsabilità di riconsiderarli finché si è in tempo, e di accelerare viceversa le procedure operative per l'attivazione della vera necessaria "cura del ferro" per l'area fiorentina, che la città e i Comuni della Provincia, Prato e Pistoia attendono da anni: il servizio ferroviario metropolitano sui binari del quadruplicamento di superficie oramai prossimo al completamento.

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