Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 25.3.’05

 

TAV E TRASPARENZA: DA IDRA UNA RICHIESTA DI INCONTRO E CONFRONTO AL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO STEFANO TAGLIAFERRI.

 

Il nuovo sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini non risponde alle lettere e alle sollecitazioni dell’associazione ecologista Idra, che da mesi chiede invano un incontro sul tema dei danni presenti, passati e futuri derivanti dall’attuazione del progetto Alta Velocità. Idra si domanda “come possano armonizzarsi i valori della partecipazione e della democrazia diretta, di cui si fa un gran parlare in questo clima pre-elettorale, con la linea di chiusura alle associazioni di volontariato, che i fatti ci costringono a registrare”.

Ma l’associazione di volontariato ecologista non demorde. Andrea Romagnoli, esponente mugellano di Idra, chiede un incontro al presidente della Comunità Montana del Mugello Stefano Tagliaferri, confidando nell’accoglimento della richiesta.

Alla Comunità Montana – scrive Romagnoli - è stata affidata la gestione di parte delle opere di mitigazione ambientale, che comprenderebbero – oltre alla creazione di invasi di raccolta delle acque – interventi di sigillatura in alveo delle fratture nei corsi d’acqua intercettati. Interventi la cui progettazione risulterebbe tuttavia ancora in alto mare, e la cui esecuzione desta qualche ragionevole perplessità. Secondo Romagnoli “una delle soluzioni preferibili per affrontare questa disastrosa situazione sembra essere – ancora oggi - quella di predisporre una impermeabilizzazione più efficace delle gallerie. Idra si è attivata per verificare la disponibilità in altri Paesi europei di tecnologie capaci di attenuare le rovinose conseguenze idrogeologiche del progetto. Romagnoli chiede al presidente Tagliaferri di parlarne insieme, “alla luce delle inquietanti novità che le cronache propongono proprio in questi giorni: un’intera galleria a San Giorgio sarebbe in corso di rifacimento, con modalità discutibili e conseguenze indesiderate sulla vita dei cittadini e sul patrimonio edilizio”.

Romagnoli osserva inoltre: “Si apprende che ci sarebbero progetti con Publiacqua di captare l’acqua intercettata dalle gallerie per immetterla nella rete acquedottistica. Si tratta, ricordiamo, dell’acqua dei torrenti e delle sorgenti intercettate, e pertanto demaniale. E aggiunge: “Torna alla ribalta la questione degli studi preliminari dell’Alta Velocità e delle responsabilità per i danni arrecati all’ambiente, che Cavet addosserebbe – leggiamo -  agli amministratori locali. In tutta questa situazione sembra difficile capire dove sta la verità. Siamo portati a credere, tuttavia, che vi siano state forti sottovalutazioni degli impatti sul territorio a livello progettuale: da qui la nostra insistita richiesta, per tutti questi anni, di riaprire la conferenza dei servizi del 1995.

Un altro tema che Idra vorrebbe discutere col presidente Tagliaferri, dopo averlo inutilmente sottoposto al sindaco di Borgo San Lorenzo, è quello della messa in sicurezza del tunnel dell’Alta Velocità, che per 60 km attraverserebbe l’Appennino fra Firenze e Bologna senza una galleria di soccorso. La realizzazione del tunnel di servizio pare non rinviabile, e pende come una spada di Damocle sul Mugello “per gli ulteriori danni ambientali, finanziari, economici, sociali e trasportistici - scrive Romagnoli - che è possibile attendersi per un numero imprecisato di anni supplementari. Anni che, si osserva, “andrebbero ad aggiungersi a quelli già accumulati di ritardo rispetto alla scadenza del 2003, per la quale la TAV aveva annunciato l’entrata in esercizio della linea”.

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