Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA         Firenze, 24.4.'04

 

 

40 GIORNI DOPO AVER RINVIATO IL PROGETTO AL MITTENTE, IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA L'INSERIMENTO DEL "PONTE SULLO STRETTO" NELLA LISTA "TEN".

SEVERA CRITICA DI IDRA, CHE SCRIVE AL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA PATRICK COX: "COME SENTIRSI RAPPRESENTATI, COME CITTADINI E CONTRIBUENTI EUROPEI, DA DUE PRONUNCIAMENTI RAVVICINATI COSÌ CONTRADDITTORI?”.

 

Questo il testo del messaggio inviato al presidente del Parlamento europeo Patrick Cox, e per conoscenza al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, dal vicepresidente dell'associazione ambientalista fiorentina, Pier Luigi Tossani:

 

 

Gentile Presidente,

 

desideriamo esprimerLe, e La preghiamo di voler estendere ai membri del Parlamento Europeo, il nostro grande sconcerto e disappunto per la decisione presa lo scorso 21 aprile di includere il "ponte sullo Stretto" nella lista "Ten".

Appaiono a nostro giudizio del tutto ingiustificabili, alla luce dei più elementari principi di sana e trasparente amministrazione, i motivi di quella decisione. Il voto del 21 aprile contraddice clamorosamente quello dell'11 marzo scorso, ove il Parlamento aveva negato l'inclusione del Ponte nella medesima lista "Ten", esprimendo profondi dubbi - da noi del tutto condivisi - sulla sua effettiva convenienza per il pubblico interesse. In quella occasione il Parlamento Europeo chiese al nostro Governo di produrre un approfondito "studio costi/benefici" che dimostrasse l'utilità di quella infrastruttura.

E’ stato mai prodotto un tale documento? Per quanto a noi risulta, piuttosto, argomentati allarmi sono stati lanciati da più parti al Parlamento Europeo circa il prevedibile danno che la realizzazione del Ponte recherà, a fronte di benefici non sufficientemente documentati, all'ambiente e alle pubbliche finanze italiane ma anche europee - ci riferiamo qui ai finanziamenti comunitari di cui il "Ponte" si troverà a godere sulla base del voto del 21 aprile.  

Ci permettiamo quindi di domandarLe, gentile Presidente, quali siano i motivi che hanno indotto l'Assemblea da Lei presieduta, e nella quale vediamo i nostri interessi di contribuenti europei così difficilmente rappresentati, a smentire nel breve volgere di poche settimane i suoi stessi deliberati.

Ci resta infatti la netta impressione che la politica infrastrutturale promossa dalla UE con l'approvazione del Ponte fra Sicilia e Calabria si inscriva nei termini di quella "istituzionalizzazione dello spreco della spesa pubblica", una prassi a suo tempo denunciata e censurata dall'economista (siciliano) don Luigi Sturzo.

Confidando di poterLa leggere quanto prima, con ossequi.

 

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