Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 23.12.’04

 

ALTA VELOCITÀ SOTTERRANEA FRA FIRENZE E BOLOGNA: È CREDIBILE IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA TOSCANA CLAUDIO MARTINI QUANDO AFFERMA CHE “LA FASE PIÙ DELICATA, QUELLA DELLA ESCAVAZIONE DELLE GALLERIE, È QUASI COMPLETATA”? IDRA TEME DI NO.

 

“Manca la galleria di servizio. E i treni superveloci rischiano di allontanarsi”: così titolava La Nazione il 19 ottobre 2001, a commento delle dichiarazioni del presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Aurelio Misiti: “Forse ci si è dimenticati che il 93 per cento della tratta appenninica corre in galleria. Se dovesse accadere un grave incidente con dei treni che viaggiano a oltre 250 chilometri all’ora, come sarà possibile assicurare l’arrivo tempestivo dei soccorsi? L’unica soluzione è la costruzione di una galleria di servizio. Quest’opera, secondo le mie stime, richiederà un ulteriore investimento compreso fra il 30 e il 40 per cento del costo dell’intera opera. Ma, qualora non venisse realizzata, dal momento che io sono stato incaricato di collaudare l’opera, non firmerò il verbale di collaudo della Bologna-Firenze”.

Una ‘bomba ad orologeria’, commentava il quotidiano fiorentino.

 

Due anni dopo, il 30 settembre 2003, alla Conferenza nazionale a Roma sul tema La gestione ambientale delle grandi opere. Il caso dell’Alta Velocità in Toscana e le nuove infrastrutture, il prof. Misiti confermava e rilanciava: "Io non credo che siamo alla fine del percorso. E' vero che si sono fatti 65-70% di scavi. Siamo al 55% del lavoro, però". E aggiungeva: "Otto anni fa, nove anni fa, si è cominciato. Ci sarà altrettanto da lavorare. Quindi non è il 2006 che finisce, sarà molto più in là". Di più: secondo le dichiarazioni di Misiti la galleria fra Firenze e Bologna si configura come "il fattore limitante dell'Alta Velocità in Italia: finiranno prima la Torino-Venezia"! Auspicando rigore nella progettazione, Misiti spiegava come l'allacciamento delle finestre fra loro [i punti intermedi di accesso alla galleria dall'esterno, dai quali in fase di costruzione procedono le operazioni di scavo, ndr] rappresenti la soluzione che permetterà di ottenere "sicurezza massima nelle gallerie". E aggiungeva: "La sicurezza è la prima questione, e noi faremo anche sicuramente questa successiva modifica progettuale, e successivo investimento". Secondo Misiti, infatti, quella da raggiungere "deve essere sicurezza con un fattore vicino all'unità".

 

Due settimane più tardi, dopo avere sbobinato e trascritto l’intervento dell’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Idra inviava a Claudio Martini, presidente della Giunta regionale toscana, una lettera nella quale riportava le dichiarazioni testuali del prof. Misiti. nel frattempo, non si è avuta notizia di alcun nuovo cantiere aperto per il tunnel di soccorso. Come fa dunque il presidente Martini a dichiarare oggi che “siamo ormai vicini alla fine delle escavazioni, rimangono ancora circa 2 chilometri di scavi” e che “la fase più delicata è quasi completata”? Può dimostrare che quei 60 km di binari su cui si incroceranno sotto terra fra Vaglia e Bologna i supertreni da favola della pubblicità sono percorribili in sicurezza anche senza una galleria laterale?

 

 

 

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