Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA         Firenze, 22.6.'04

 

FIRENZE, VILLA FABBRICOTTI: NON SOLO ALBERI DA TUTELARE! A CANCELLI CHIUSI, IDRA FORNISCE LE FOTO DEL DEGRADO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI DEL PARCO. 

 

E' ancora chiuso il grande cancello di Villa Fabbricotti, per una “manutenzione del verde” che ha fatto scoppiare un’aspra querelle fra cittadini e amministrazione. Ma alcuni giorni prima della chiusura al pubblico, l'associazione ecologista indipendente fiorentina Idra aveva già segnalato alle autorità il grave degrado degli elementi architettonici inseriti nel prezioso "polmone verde" del quartiere 5, con una nota datata 7 giugno, corredata da ampia documentazione fotografica raccolta lo scorso febbraio, indirizzata al presidente della giunta regionale Claudio Martini, al sindaco di Firenze Leonardo Domenici e alla presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei. In allegato alcuni scatti eloquenti.

Nella nota il vicepresidente di Idra Pier Luigi Tossani esprime agli amministratori il senso di desolazione che si offre, fin dall'entrata, al visitatore del complesso di Villa Fabbricotti e che lo accompagna all’interno del parco, dove regnano incuria e abbandono generalizzati: non sono soltanto siepi e alberi a soffrire di trascuratezza, ma anche importanti manufatti e arredi. E’ vistoso e palpabile lo stato di degrado della cappellina gentilizia annessa alla villa e del retrostante tempietto neoclassico. “La situazione peggiore si registra comunque nella zona più prestigiosa, nelle immediate adiacenze della villa”, scrive Idra. “Là vediamo addirittura transennate, a causa del collasso dei terrapieni, vaste aree del parco medesimo. Gli ampi locali sotto la villa, supponiamo originariamente adibiti a deposito, sono ora ingombri di rottami. E’ chiusa (…) (e ormai invasa dalla vegetazione) anche l’ampia scalinata che collega lateralmente il viale rotabile alla terrazza panoramica. Sulla medesima terrazza, alcuni lampioni in ghisa sono stati lasciati completamente arrugginire, almeno un altro è addirittura mancante. Transennata anche la bella seditoia in pietra, spaccata a metà anch’essa per effetto del cedimento del terreno sottostante”. L'associazione fiorentina auspica che i necessari lavori di ripristino vengano effettuati senza indugio.

Così conclude Tossani, amaramente: "…non riusciamo a capacitarci di come, mentre nella nostra “Città Nuova”, come viene definita nella promozione comunale, si stanno realizzando opere di ogni genere molto costose per dar vita a quella che, citiamo ancora la promozione comunale, dovrebbe essere “la Firenze che verrà”, al tempo stesso non si siano diligentemente destinati nei pertinenti capitoli di bilancio i relativamente pochi soldi occorrenti per mantenere in modo quanto meno decoroso beni preziosi come il parco di Villa Fabbricotti,  patrimonio di tutta la comunità dei cittadini fiorentini e toscani,  appartenente alla “Città Antica che già c’è””.

 

 

 

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