Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 21.6.'07

 

 

 

Apparente autogol della Regione Toscana: pretende dalle casse pubbliche parecchie centinaia di milioni di euro per il discusso sottoattraversamento Alta Velocità di Firenze, ma intanto non riesce ad ottenere neppure tutte le poche decine messe ufficialmente a disposizione dal governo nel lontano 2002 per rammendare l’ambiente devastato dalla TAV in Mugello!

 

Caro Presidente, con la presente ti rinnovo la richiesta di completare l'erogazione delle risorse necessarie per la mitigazione dei danni ambientali verificatisi a seguito della realizzazione della tratta FI-BO  dell'Alta Velocità”. Inizia così la lettera che il presidente Claudio Martini ha scritto al presidente del Consiglio Romano Prodi per sollecitare l'erogazione dei finanziamenti messi a disposizione dall'Addendum del 2002 relativo alle opere di ripristino ambientale in Mugello e a Monte Morello: dei 53 milioni previsti ne mancano ancora 15. Non solo. A questi si devono aggiungere ulteriori 40 milioni, fa sapere Martini, necessari per far fronte alle opere e agli interventi di monitoraggio e manutenzione contenuti nel Master Plan dell'Addendum.

 

Ma se il presidente Martini deve tornare a bussare educatamente alla porta del governo per ricevere i pochi spiccioli stanziati nel lontano 2002 per i primi rammendi agli sconquassi ambientali provocati in Mugello dalla cantierizzazione TAV (ricordiamo che, secondo i periti della Procura al processo in corso presso il Tribunale di Firenze, i danni ambientali ammonterebbero in realtà fino ad oltre un miliardo di euro), come fa la Regione a definire “una buona notizia” quella per cui “la proposta del Dpef del Governo per che sarà tra breve sottoposta all’esame delle Regioni contiene tutte le opere strategiche richieste dalla Toscana”, compresa la realizzazione dell’Alta Velocità sotto Firenze? E’ quanto viene attribuito in un comunicato stampa del 12 giugno scorso all’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti: “Partiamo dall’Alta Velocità con la realizzazione del Nodo di Firenze, la prima dell’elenco per la Toscana: l’opera è già interamente finanziata”!

 

Qualcosa non torna. O da qualche parte si raccontano storie, o i soldi ci sono (e tanti) per certe opere (magari quelle che provocano impatti irreversibili sull’ambiente), e non ci sono invece (neanche pochi) per le altre opere che servirebbero a rimettere a posto (si fa per dire) l’ambiente...

 

Idra ricorda che i costi per la “tratta infinita” Firenze-Bologna sono cresciuti del 400%: da 2100 mld di vecchie lire, annunciati ma mai concretizzati come investimenti privati per una quota del 60%, sono passati a oltre 10.000 (ma l’opera è lontana dall’essere conclusa) integralmente pubblici. E che mai nessuno dei Ministeri competenti interpellati ha mostrato all’associazione di volontariato toscana un solo documento che dimostri chi sta effettivamente pagando gli ulteriori incrementi di spesa derivanti dalle opere di demolizione e di rifacimento di tre gallerie TAV “ammalorate” nel Mugello prima ancora della posa dei binari.

 

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