Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA 16.2.’02

Da ADN Kronos, 15.2.’02:

"FIRENZE: FINISCE IN PARLAMENTO LICENZIAMENTO ASSESSORE TURISMO
INTERROGAZIONE DI 30 DEPUTATI DELLA CDL"

... ma a Firenze e lungo l’Appennino verso Bologna

l’antagonismo sociale è già da tempo all’opera …

Sarebbe interessante sapere come mai i 30 deputati della Casa delle Libertà di cui leggiamo nell’agenzia ADN Kronos di ieri 15 febbraio, così solerti nel chiedere garanzie al governo circa la compatibilità di una città del valore di Firenze con una ipotesi di convenzione europea no global del Social forum, non abbiano invece provveduto a chiedere - prima e piuttosto - un’altra garanzia, rispetto a un pericolo che appare assai più serio, concreto e di lunga durata: gli effetti potenzialmente dirompenti del progetto Alta Velocità ferroviaria, e delle ‘grandi opere’ ad esso collegate, nella città degli Uffizi.

Come intendono il premier Silvio Berlusconi e il ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani proteggere dal rischio idrogeologico l'immenso patrimonio artistico, culturale e storico di Firenze che tutto il mondo ci invidia, e dal rischio ambientale e sanitario i fiorentini e le migliaia di turisti che ogni giorno visitano il capoluogo toscano (costretti da tempo a subire le conseguenze dei primi cantieri TAV senza sufficienti strumenti di tutela)?

Nessuna preoccupazione per una ‘capitale della cultura’ sottoattraversata da parte a parte - monumenti storici inclusi, più 170 edifici, per una lunghezza di 7 km - da un tunnel perpendicolare alla falda acquifera? Nessuna preoccupazione per una cantierizzazione lunga almeno 9 anni, e per la irragionevole concomitanza con altri gravosi interventi urbanistici e infrastrutturali in svariati quadranti della città (il nuovo polo ospedaliero di Careggi, la terza corsia A1, il nuovo quartiere nell’area ex FIAT a Novoli, gli insediamenti approvati a Castello)?

I 30 parlamentari chiedano per cortesia al Governo - suggerisce l’associazione di volontariato Idra - come intende assicurare alla città di Firenze economia, respirabilità, fruibilità, per qualcosa di più di tre giorni di eventuale convegno europeo….

Idra si associa infine alla proposta dei parlamentari di controllare la rete dell'antagonismo sociale, ma – per carità - nella direzione corretta! La devastante esperienza dell’impatto TAV sulle risorse erariali e naturali, sulla salute e sul reddito dei residenti, sulla dignità dei lavoratori impegnati nei cantieri fra Firenze e Bologna, in Mugello e lungo l’Appennino, infatti, fa temere l’esistenza di una rete di antagonismo alle esigenze della società civile e del territorio radicata e ramificata, che appare aver provocato disordini irreversibili rilevanti e documentati, già all’attenzione – peraltro - della magistratura, e che merita – essa sì, ci sembra - la massima attenzione, operatività e capacità preventiva da parte delle autorità pubbliche.

info ( 055.233.76.65 e-mail idrafir@tin.it

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