Associazione di volontariato Idra

già Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni

contro i progetti di alta velocità

di Firenze, Terzolle, Mugnone, Mugello e Sesto Fiorentino

Via V. Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Telefax (055) 233.76.65

15.7.'98

agli organi di informazione

LO STOP ALL'ALTA VELOCITA' FRA GENOVA E MILANO

DEVE PORTARE A UNA VERIFICA SERIA E APPROFONDITA

SU TUTTI I PROGETTI CANTIERATI O IN VIA DI APPROVAZIONE

 

L'associazione di volontariato Idra si riserva di leggere attentamente il decreto di valutazione di impatto ambientale sul progetto di linea TAV Genova Milano, richiesto in queste ore al Ministero.

Ma già dalle notizie di agenzia si evince - osserva Idra- che gli argomenti prodotti a favore della bocciatura della Milano-Genova sono per molti versi simili o assimilabili a quelli con cui da tempo le popolazioni del tracciato appenninico dell'Alta Velocità si battono contro il progetto TAV Bologna-Firenze.

Anche qui l'analisi economica costi-benefici è inattendibile.

Anche qui esistono seri problemi idrogeologici, attestati dall'autorevole ma inascoltato parere negativo del Servizio Geologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Anche qui non appare motivata la velocità di 300 Km/h in rapporto alla brevità della linea.

Anche qui la scelta dei 300 Km/h provoca conseguenze negative come la elettrificazione a 25.000 volts corrente alternata, sospetta di cancerogenicità sul territorio attraversato e a bordo del treno, come attestano gli studi dell'ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana).

Anche qui l'eccessiva velocità di progetto (peraltro impraticabile concretamente, come ammettono gli stessi dirigenti delle FS) rappresenta un elemento di rigidità di tracciato, devastante sul piano territoriale e ambientale, che ha prodotto effetti perniciosi documentati sulla qualità ambientale delle acque del Mugello.

Anche qui le soluzioni di innesto al nodo di Firenze penalizzano il traffico in esercizio, e in particolare il trasporto di decine di migliaia di pendolari, in assenza di una qualsiasi definizione attendibile dell'attraversamento del nodo di Firenze.

Ecco perché il ministro dell'ambiente Edo Ronchi, di concerto col ministro dei Beni Culturali Walter Veltroni, dovrebbe trovare il coraggio di sospendere la cantierizzazione della tratta Bologna-Firenze, le Conferenze di servizi già aperte e le convocazioni in dirittura d'arrivo, perché possa aver luogo una verifica rapida, seria e approfondita della plausibilità tecnica, economica, trasportistica e ambientale di progetti che non risultano coerenti - come quello della Genova-Milano - con le indicazioni conclusive della verifica governativa sul sistema italiano di Alta Velocità.

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