Associazione di volontariato Idra

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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

13.7.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

TOSCANA SOTTO CANTIERE, ASFALTO E CEMENTO SENZA PIETÀ:

PREOCCUPAZIONE E PROTESTA DI IDRA PER GLI EFFETTI SULLA SALUTE DEI CANTIERI TAV, VARIANTE DI VALICO E TERZA CORSIA E PER LE COMPLICAZIONI NEL RAPPORTO CON LA IV COMMISSIONE REGIONALE

L'appuntamento odierno con la IV Commissione consiliare della Regione risulta annullato, benché l'Associazione Idra avesse provveduto già dal 29 giugno a concordare con la Presidenza della Commissione una data che risultava gradita anche a tutti quei soggetti, fra cui la rappresentanza dei lavoratori del cantiere CAVET del Carlone, che non erano potuti intervenire all'audizione del 29 giugno.

Perché la Presidenza della IV Commissione ha dichiarato, al termine della scorsa audizione del 29 giugno 2000, che la Commissione stessa si riserva di inoltrare un'eventuale querela al presidente dell'Associazione?

Il presidente della IV Commissione, dott. Federico Gelli, ha dichiarato:

"La devo (…) anche informare, presidente Dell'Olio, che le dichiarazioni che ha fatto all'inizio della Sua apertura nei confronti del componente della Commissione Melani sul fatto della comunicazione saranno ovviamente in qualche modo elemento di valutazione da parte della stessa Commissione, dello stesso consigliere Melani, un'eventuale querela se la Commissione o il consigliere lo riterrà opportuno; è un problema che poi affronteremo successivamente. Questo Glielo devo dire perché in questo momento ricopriamo ovviamente una veste ufficiale, istituzionale, e quindi questo è quanto ovviamente può succedere. Per il resto io vi ringrazio della disponibilità e della chiarezza con il quale avete esposto questo sofferto problema, e faremo noi in modo di comunicarvi le decisioni e le iniziative che la Commissione prenderà".

In apertura dell'intervento in Commissione, il presidente dell'Associazione Idra aveva detto:

"Vi ringraziamo per questo importante segnale di attenzione, che spicca particolarmente rispetto invece all'atteggiamento che abbiamo dovuto riscontrare con la passata Commissione nella scorsa legislatura, quando - avendo chiesto a settembre un'audizione urgente al presidente Carlo Melani - non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Semmai abbiamo ricevuto il fastidio di essere - fra virgolette - "sbugiardati" in ambienti pubblici, come se non avessimo mai portato questa richiesta. Voi invece la trovate agli atti, ed è semmai il signor Carlo Melani che si sbagliava, e non ha invece risposto, come noi ci aspettavamo vista effettivamente l'urgenza e l'importanza delle questioni in gioco. Voi avete nelle vostre mani, per quello che è vostra competenza, un bene importantissimo. Si dice "quando c'è la salute c'è tutto"; e quindi forse è veramente il bene primario. Si stanno e si sono accumulati in Alto Mugello, in Mugello e ora anche a Sesto Fiorentino abbastanza motivi di disagio fisico e psichico, molto spesso anche più psichico che fisico, di depressione, di senso di impotenza, di fronte a un'opera che sembra voler andare avanti comunque, nonostante tutto, e alla quale si stanno avvicinando altre opere contigue come la Variante di valico e la terza corsia, qui in quel di Firenze, che promettono soltanto la moltiplicazione del danno in un'area fra l'altro densamente popolata, come quella di Sesto Fiorentino e di Firenze. Quindi noi Vi ringraziamo e in questa memoria di 46 pagine (…) Vi consigliamo di tenerne conto perché la sensazione che si riceve visitando questi luoghi - e anche in questo senso Vi invitiamo a magari mettere all'ordine del giorno (…) qualche visita in questi luoghi per parlare con i testimoni diretti - è quella veramente del distacco profondo dei cittadini dalle istituzioni, per il modo in cui le istituzioni mostrano di non tutelare - a partire dalle istituzioni locali - i loro stessi concittadini".

Non riusciamo a comprendere in quale delle espressioni usate dal presidente dell'Associazione Idra siano ravvisabili gli estremi della querela.

Giova ricordare qui uno dei quesiti che sono stati posti a Idra, nel corso dell'audizione, da parte di un membro della Commissione: il consigliere Giovanni Barbagli domandava a Idra se sulla base di questo primo incontro si potesse prevedere "un minimo di recupero di credibilità" in quel rapporto fra cittadini e istituzioni che Idra descriveva come gravemente deteriorato sulla scorta dell'esperienza della cantierizzazione TAV. Ci domandiamo: la circostanza che sia stata preannunciata una possibile querela per il semplice fatto che erano state formulate constatazioni del tutto obiettive e verificabili (come attesta la lettera protocollata di richiesta di audizione alla IV Commissione da parte dell'Associazione in data 17.9.'99, nel corso della passata legislatura), dopo un incontro assolutamente civile e produttivo, nel corso del quale sono state fornite in maniera chiara e puntuale notizie, informazioni e documenti, può davvero incoraggiare la costruzione di forme di rapporto fra cittadini e istituzione regionale basate sulla fiducia e sulla collaborazione?

Idra sollecita con una lettera depositata oggi in IV Commissione l'integrazione di audizione concordata, anche in vista del prossimo appuntamento del Consiglio Regionale sull'Alta velocità il 26 luglio.

Nella lettera alla IV Commissione, l'Associazione Idra chiede che in occasione dell'attesa audizione siano - per quanto possibile - resi noti i contenuti delle eventuali decisioni e iniziative da essa assunte in relazione:

Idra denuncia gli incrementi di rischio sulla viabilità dell'intera area metropolitana già oggi distintamente percepibili, ma destinati a salire esponenzialmente per effetto delle cantierizzazioni congiunte delle "grandi opere": particolarmente preoccupanti il mancato rispetto delle norme di sicurezza, la latitanza lamentata da più parti sul controllo da parte delle istituzioni, il clamoroso mancato adempimento degli impegni solennemente assunti dalle massime autorità pubbliche in materia di trasporto su ferro degli inerti e dello smarino.

L'Osservatorio Ambientale nazionale, oggi audito dalla VI Commissione consiliare regionale, non risponde da un anno alle lettere e alle memorie inviate da Idra. L'ultima, l'ottava, riguarda la vicenda angosciante dei cittadini di Campomigliaio sottoattraversati a pochi metri di profondità dal tunnel CAVET. Anche a questa richiesta di intervento, datata 3 luglio, nessuna risposta! E del ancora del tutto aperta la questione rischio-elettrosmog: quanto è stato recepito il documento ARPAT del febbraio '98, che stimava "inadeguata la valutazione che di questi rischi è stata fatta sinora negli studi di impatto ambientale sulla fase di esercizio delle linee" e suggeriva "correttivi che è più facile individuare e realizzare prima e durante la costruzione delle opere che non quando queste saranno ultimate"?

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