Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 13.10.’05

 

Firenze, Piano Strutturale: stasera l’incontro finale.

Gli emendamenti di Idra al documento del Comune.

 

“Sono davvero un intervallo irrisorio quarantotto ore di tempo”: con questo commento Idra ha accompagnato giovedì scorso, 6 ottobre, la consegna dei primi emendamenti alla bozza di sintesi degli incontri tematici sul Piano Strutturale, consegnata ai cittadini soltanto due giorni prima dell’appuntamento di discussione. Idra aveva chiesto che i termini per la consegna delle proposte di emendamento al documento fossero prorogati quanto meno di una settimana, trasformando l’appuntamento finale di oggi 13 ottobre al Convento delle ex Leopoldine in Piazza Tasso alle 21, ufficialmente convocato per la  “definizione conclusiva del documento di sintesi del forum cittadino”, in una ulteriore opportunità di discussione del testo del documento. All’appuntamento del 6 ottobre la richiesta è stata accolta, insieme all’altra – anch’essa formalizzata da Idra - che “tutti i contributi scritti prodotti da tutti i soggetti che hanno partecipato al Forum siano allegati al documento finale che verrà consegnato al Consiglio comunale, alle Commissioni, ai Quartieri”.

Stasera dunque, in Piazza Tasso, verranno passate in rassegna e valutate le proposte di emendamento che i cittadini avranno da formulare. Quelle di Idra sono state già trasmesse al Consiglio comunale, alla Commissione Urbanistica e all’Assessorato alla Partecipazione, e sono da stamani sul sito web dell’associazione fiorentina. I due ultimi contributi dell’associazione non sono mai stati pubblicati sullo spazio internet del Comune per il Piano Strutturale.

Tre gli assi portanti del ragionamento di Idra sul Piano, e una conclusione.

1. È mistificante parlare di “Forum di partecipazione”: l’esperimento (di questo si tratta) è visibilmente fallito, sia per il metodo utilizzato (imposto dall’alto), sia per il modello di informazione e di comunicazione (privo di mezzi e improvvisato, scarsamente trasparente), sia per la mancanza di chiarezza sui poteri dei cittadini e sugli obiettivi del percorso, sia ancora per i risultati deludenti nelle presenze registrate.

2. È del tutto inaccettabile il processo di densificazione aggiuntiva che il Piano Strutturale promette, mentre le ‘code’ del vecchio Piano regolatore e delle sue Varianti stanno finendo di riempire di cemento e di asfalto tutti gli ultimi angoli liberi della città, compresa la piana di Castello. Sarebbe stato indispensabile invece, a monte della formulazione del Piano Strutturale, attuare un monitoraggio diretto e costante sugli interventi privati: in realtà – come si è appreso nel corso di uno degli incontri con il responsabile della Direzione Urbanistica – non esiste un censimento neppure delle superfici, delle volumetrie e dei “do ut des” nei cambiamenti di destinazione accordati negli ultimi dieci anni ai privati dal Comune di Firenze. In tali condizioni ogni valutazione di merito sulle previsioni del Piano Strutturale non può che rivelarsi cieca e azzardata.

3. I progetti legati alla “grande mobilità” e classificati come invarianti strutturali di programma (il sottoattraversamento per l’Alta Velocità ferroviaria, la Terza corsia A1, la Circonvallazione Nord) sono incoerenti e inconciliabili con una visione sostenibile della città perché non risolvono, ma aggravano le condizioni di congestione e di inquinamento dell’area, anche per la durata, l’estensione e la profondità dell’impatto economico, sociale e ambientale della cantierizzazione. Proprio lo “Statuto dei luoghi” proposto dall’Amministrazione elenca fra gli obiettivi primari il “coordinamento delle azioni di governo del territorio a livello di area vasta, al fine di (...) ridurre (...) la mobilità”, “lo sviluppo di un sistema di parchi e di spazi verdi come elemento portante della struttura e del paesaggio urbano”, “la garanzia di partecipazione dei cittadini al processo di trasformazione della città”: tutte circostanze abbastanza estranee a questi mega-progetti di mobilità.

 

Pertanto Idra e molti altri cittadini singoli e associati intervenuti chiedono che i responsabili del procedimento legato al Forum per il Piano Strutturale scrivano esplicitamente, nelle conclusioni da presentare al Consiglio Comunale di Firenze, ai Quartieri e alle Commissioni, che i cittadini hanno partecipato al Forum in misura del tutto irrisoria, e che dunque “qualsiasi decisione venga assunta in queste condizioni sul Piano Strutturale non potrà essere considerata come una scelta né partecipata né condivisa”. E propongono che il percorso del Piano Strutturale venga riavviato in condizioni di effettiva partecipazione: l’Amministrazione riscriva sin dall’inizio le regole del Forum insieme ai cittadini, dopo un’adeguata campagna di informazione alla quale i cittadini stessi, singoli e associati, possano concretamente contribuire.

 

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