Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 1.11.’02

 

Idra incontra tutti i sindaci toscani della tratta ferroviaria ad Alta Velocità fra Firenze e Bologna.

"Che fine hanno fatto i 52 milioni di euro (delle nostre tasche) stanziati dal governo e dalla TAV per 'curare' la falda dell’Appennino bucata dal tunnel per l’Alta Velocità?".

Mentre a Firenze si discute di massimi sistemi no-global sotto l’ala protettrice del governatore Claudio Martini, Idra continua la battaglia quotidiana contro la globalizzazione TAV e le crescenti responsabilità ambientali, sociali ed erariali della…. giunta regionale toscana.

 

L'Alta Velocità porterà ancora nuovi gravi danni "non mitigabili" alle risorse idriche dell'Appennino. Lo ha ammesso senza falsi pudori l’assessore verde all’Ambiente Tommaso Franci davanti al Consiglio regionale lo scorso 24 luglio. Testuale: "Io credo che oggi non è che abbiamo concluso, o abbiamo risolto il problema, anzi - come ho avuto modo di dire e ripeto - nei due anni di lavoro che ancora ci saranno di scavo, ci saranno ancora dei problemi molto gravi di impatti inevitabili e non mitigabili nella realizzazione della galleria" (!!).

Pochi giorni dopo questa dichiarazione, il capogruppo DS Paolo Cocchi proponeva agli ambientalisti di collaborare con gli Enti locali al tentativo di incerottare la falda bucata dai progetti TAV. Idra però si domanda: quanto sarebbe corretto offrire una qualsiasi sponda alle scelte di questa maggioranza politica? Essa non porta solo la responsabilità delle decisioni sbagliate prese nel '95, quando si forzò l’approvazione dei progetti all’origine dei danni ambientali gravi e irreversibili causati in Mugello e in Alto Mugello dalla TAV. Essa non ha espresso solo le giunte che hanno lesinato uomini e risorse indispensabili a un sistema decente di controlli. Questa maggioranza politica, e l’attuale giunta regionale, non mostrano di voler fare neanche ammenda dei problemi creati all’ambiente, al territorio e alla cittadinanza. Non accettano di riaprire la conferenza dei servizi. Mettono in conto senza batter ciglio nuovi impatti "non mitigabili". Rifiutano l’unica soluzione ragionevole: quella di rivisitare l’intero progetto. Nessun aiuto dunque da Idra alla gestione del carrozzone TAV, novella gallina dalle uova d’oro che strappa l’ambiente con denaro pubblico e con denaro pubblico vorrebbe rammendarlo. Ma una pressante richiesta di trasparenza.

Considerata la perdurante gravità della situazione, l'associazione ecologista fiorentina ha scritto ai sindaci della tratta Firenze-Bologna chiedendo un incontro che permetta fra le altre cose di fare il punto sul programma di spesa del cosiddetto indennizzo di 52 milioni di euro stanziato dal Governo e dalla TAV (tutto denaro pubblico).

Idra domanderà inoltre come mai non sia stato rinnovato l'incarico di studio agli autori della pregevole diagnosi ambientale TRIMM (Tutela delle Risorse Idriche della Montagna Mugellana), i cui risultati hanno disvelato con la crudezza delle cifre a nove zeri gli effetti devastanti dell’aggressione TAV sul piano idrogeologico: 45 miliardi di litri di acqua di montagna intercettati dall’inizio dei lavori sulla tratta toscana. L'attività di ricerca del progetto TRIMM, coordinato dal prof. Giuliano Rodolfi e attuato con la collaborazione dell'Università degli Studi di Firenze, si è conclusa il 30 giugno scorso: non sarebbe stato il caso di riconfermarla già a partire dal 1 luglio?

C'è da affrontare, in terzo luogo, il capitolo dell’Osservatorio Ambientale Locale, un ‘pronto soccorso’ a disposizione dei cittadini che ha dato buoni risultati in Mugello e in Alto Mugello, ma che è stato dimenticato per anni a Sesto Fiorentino, e che è tuttora privo in quella città metropolitana di risorse, di uomini e di uno sportello all'altezza dell'impegno profuso in Mugello. Anche per questo motivo Idra ha chiesto e ottenuto la presenza - all’incontro - del primo cittadino di Sesto Fiorentino, e ha invitato la rappresentante della Regione Toscana nell’Osservatorio Ambientale nazionale e il presidente della Comunità Montana del Mugello.

Nei prossimi giorni si celebrerà a Firenze la kermesse del Social Forum Europeo, offerta e sponsorizzata da una sinistra tirata a lucido che cerca e trova credito negli ambienti in lotta per un "diverso mondo possibile". Ma come è stato possibile per i no-global, si domanda invece Idra, accogliere le avances di una classe politica così visibilmente e caparbiamente compromessa col crimine ambientale dell'Alta Velocità modello TAV, con l’uso mercificato e mercificante di madre terra e sora acqua ?

Al Social Forum europeo di Claudio Martini e Leonardo Domenici Idra non ci sarà. L’associazione fiorentina è al lavoro per l'ennesimo appuntamento di difesa militante di madre terra e sora acqua : l'incontro con i sindaci è stato fissato per il prossimo 18 novembre a Borgo S. Lorenzo.

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